Sfoghi

da Marco

C'è un verso di un poeta latino che recita: "Colui a cui i genitori non han saputo sorridere, né un Dio lo degnò della sua mensa né una Dea lo degnò del suo talamo".
Non posso fare a meno di pensare a quando ero bambino. Non posso fare a meno di pensare che la mia solitudine sia iniziata proprio allora. Avere una madre che maledice il giorno che sei nato... continuamente... implacabilmente... che ti ripete ogni giorno frasi del tipo: "Maledetto il giorno che conobbi tuo padre"; "Accidenti a te e a quando sei nato"; "Oh se avessi abortito !" ... che ti fa sentire sempre colpevole di esistere... sopportare tutto questo ed essere ancora vivi è un autentico miracolo. Chi non ha provato non può capire. La mia psiche ne è uscita devastata. Ho paura degli altri, ho il terrore di essere rifiutato... e la gente che mi ripete: "Ma cosa hai da essere timido ! Non ti manca niente !".
Non so neanche se ridere o se piangere.
Quello che mi manca è proprio la cosa essenziale. Quella fiducia in sé stessi che ha origine nella prima infanzia, quando tua madre ti fa sentire accettato, desiderato, amato.
Forse la solitudine è iscritta nel mio codice genetico. Forse è nell'ordine naturale delle cose. Ma io non mi ci posso rassegnare. Ho troppo amore da dare a chi mi sa comprendere. Sono troppo attaccato alla vita.

26 febbraio 2010 - Firenze

Categoria: Sfoghi

da Angy*

Ciao Marco...sai tantissimi anni fà conobbi una bimba...ancora oggi ho davanti a me il suo volto di allora...quello che mi ha reso più serena nel tempo è che questa bimba grazie all'amore del suo papà e dei suoi nonni oggi è felicemente sposata con dei bimbi...in quel periodo ero piccola anch'io ma lei lo era ancora di più...si era tanto affezionata a me che quando finì la mia vacanza in quella località lei non si voleva separare da me...le promisi che anche io non l'avrei lasciata sola...le mandai tante cartoline della Sardegna e qualche lettera...anche lei mi rispose mandandomi qualche sua foto...questa bimba Marco subiva le atroci cattiverie e violenze della mamma quando la domenica doveva passarla con lei...odiava questa bimba perchè era il frutto dell'amore del marito che non aveva mai amato...questa madre Marco che tu descrivi, in quel periodo aveva bisogno di cure, una mamma ama il suo bambino qualsiasi sia la provenienza...se lei non l'ha fatto nei tuoi confronti è solo perchè non stava bene psicologicamente...lo so che tu questo non lo vuoi accettare...il dolore che ti ha procurato ha superato la barrira della ragione...e per te tutto è diventato più difficile...non lo so se sei mai andato da un bravo terapeuta...è doloroso ripercorrere quel cammino, però ti aiuta tantissimo a migliorarti e a essere più forte con te stesso e la vita...Ciao Marco ti auguro una notte serena per un buon inizio di Week-End. Un abbraccio con un mondo di bene :-)))Angy*

26 febbraio 2010 - Cagliari

da giulia

Io provo la stessa cosa, e pensa che mia madre mi ha proprio abbndonata.
sono convinta che non avrei dovuto sposarmi, perchè grazie alla mia malinconia, tristezza, facci soffrire anche i miei figli. Se mi sono sposata è stato solo perchè ero molto bella, ma sono sicura al cento per cento che mio marito si è pentito molto. Mi sento fallita, non ho più voglia di vivere, io avrei preferito tanto, ma tanto non essere mai nata

27 febbraio 2010

da Angy*

Ciao Giulia...l'amore per i tuoi bimbi dovrebbe aiutarti a superare il dramma cara Giulia...non fare ai tuoi figli quello che è stato fatto a te...dovresti amarti e amare con tutta te stessa quelle creature, un domani potrebbero dire di te quello che ora pensi di tua madre...il tuo dolore trasformalo in amore verso chi ti ama e vivrai felice e serena...e così che si vincono le malattie Giulia lottare per il bene, mettere da parte i rancori e dire finalmente "ho vinto" mettici tutta te stessa non arrenderti...un abbraccio e ti auguro un sereno Week-End :-)))Angy*

27 febbraio 2010 - Cagliari

da Marco

Cara Giulia; è molto probabile che tu soffra di depressione. In questo caso devi assolutamente curarti; prima di tutto per te stessa e poi perché corri il rischio di far pagare ai tuoi figli le tue sofferenze. Sarebbe terribile se i bambini dovessero soffrire per causa tua... tu ne sai qualcosa, no ? E con questo rispondo anche a Angy. Io ho perdonato a mia madre il male che mi ha fatto. Quello che non riesco a perdonarle è il fatto di non essersi voluta curare. Perché lei aveva tutto il diritto di rovinare la propria esistenza, ma non di rovinare quella di suo figlio.
A parte questo, ti assicuro che mi sforzo molto di migliorarmi e che sono stato anche in terapia. Qualche progresso importante l'ho fatto, ma le conseguenze di ciò che ho passato da bambino non si possono cancellare con una psicoterapia. Te lo dico per esperienza personale. Comprendere l'origine del male non risolve automaticamente il problema. A me più della terapia hanno giovato gli antidepressivi, che mi hanno permesso di uscire dalla disperazione più profonda. A parte questo, io non smetterò mai di lavorare su me stesso. Negli ultimi anni sono migliorato molto. Sono meno egocentrico, più ottimista, più costruttivo e più portato a empatizzare con gli altri. Ma il problema di fondo resta. Basta un nonnulla per farmi sentire rifiutato. Il motivo è facilmente comprensibile, ma questa consapevolezza non ha risolto il problema...
Buon week end anche a te !

27 febbraio 2010 - Firenze

da Angy*

Ciao Marco è molto bello quello che hai scritto...ho trovato molto positivo anche i tuoi consigli verso Giulia...chi meglio può aiutarla...Marco sarai di aiuto alle persone che rifiutano di curarsi e che non credono di soffrire di depressione...purtroppo chi soffre di questa patologia tende a non curarsi perchè pensano che i malati sono chi gli impone di curarsi...tu sai che è una malattia che si insidia nella mente molto lentamente e la cosa più brutta penso che sia essere giudicati diversi da chi non capisce...ma se presa in tempo si cura in modo radicale...ho un'amico che purtroppo deve tenersi in cura per tutta la vita...nel suo DNA c'è qualcosa che non va bene...e la depressione se non si tiene sotto controllo diventa l'ossessione della sua vita...Marco spero tu abbia trascorso una buona domenica...con questo pensiero ti saluto :-)))Angy*

28 febbraio 2010 - Cagliari