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da Gabriele

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da BETTY

Secondo me dovresti rispettare chi ti ha donato la vita: i tuoi genitori, che non meritano sicuramente un dolore così immenso!

Nonna Betty

26 marzo 2010

da Chiara

Carissimo Gabriele, forse non leggerai questo messaggio che sto per scriverti.
Capisco il tuo dolore. So cosa significa essere derisi, discriminati, essere soli.
Tanti anni fa ero una bambina grassottella, ricordo ancora le risatine e le battutine dei miei compagni di classe.
La sera prima di addormentarmi piangevo.
Non avevo la forza di difendermi.
Francamente non ho mai pensato al suicidio, ma ho trascorso momenti terribili, senza luce.
Gabriele ascoltami, guarda che di te e degli altri a questa gente non gliene frega niente, come cantava Jannacci, però sarà ancora bello, se riuscirai a guardare quel buco nero in cui ti trovi ora.
Non stare barricato in casa, esci vai a fare del volontariato, aiuta i bambini che soffrono, le persone anziane.
Aiutando gli altri, aiuterai te stesso.
Riceverai tanti di quei sorrisi, che sentirai il calore del sole nei tuoi occhi.
Non fare del male a te stesso, non te lo meriti sai. I tuoi genitori ti hanno donato la vita, se ti ucciderai, porterai anche loro nella tomba con te...
No Gabriele...vivi..non dimenticarlo mai...

26 marzo 2010 - Milano

da ForbiddenColours

ammetto di averci pensato anch'io... prima o poi a tutti succede! Ma credo che la morte sia la via troppo facile! Bisogna tirare fuori le unghie e lottare! Purtroppo è dura essere fuori dal gregge (ti posso capire) ma non è un buon motivo per farla finita! Tu meriti molto di più! Devi solo crederci fino in fondo e lottare, lottare, lottare! E mi raccomando non curarti di quello che dicono gli altri... trova da solo la tua strada e difendi i tuoi ideali fino in fondo! Non abbatterti perché non hai amici, si possono sempre trovare basta volerlo! E per quanto riguarda il sorriso prova tu a sorridere a qualcuno! Devi essere tu a provare a cambiare il tuo mondo in meglio... tentaci! ne vale la pena, fidati! ;)

26 marzo 2010

da Anonima

appena ho letto la tua storia sono scoppiata in lacrime;assomiglia molto alla mia:sono anch io bruttissima;sin da piccola tutti mi deridevano vicinato, a scuola, compaesani, parenti sopratutto i ragazzi.nessuno mi voleva stare vicino e molte volte ho commesso atti autolesionistici e ho pensato al suicidio.al punto che preferivo non uscire nemmeno quelle due ore che mi permettevano i miei genitori. le mie uscite erano incubi, invece di un piacere.poi un giorno, incontrai mio marito:un bellissimo ragazzo, non mi sembrava vero che, lui si fosse accorto di me. dopo due anni mi ha proposto di sposarlo; accettai senza esitazione.i compaesani continuavano a prendermi in giro, a mancarmi di rispetto, cercavo di difendermi, ma passavano agli insulti e minacce. dopo due anni di sopportazione mio marito mi ha lasciata per una donna bellissima, corteggiata, rispettata.non poteva andare che cosi;chi vuol rimanere accanto a una donna presa in giro da tutti, e per di piu'accusata di essere una pazza?non ho amici. i compaesani e i vicini con il loro comportamento li fanno scappare. commetto spesso, di nuovo, atti autolesionistici vorrei uccidermi anch io ma non ne ho il coraggio; forse e' la fede in Dio( ho adosso tante cose benedette:le consiglio anche a te) e i miei cari, che non ci sono piu', che da angeli mi prottegono da lassu'? ho bisogno di mio marito; senza di lui e senza i miei cari, in un paese che mi odia da sempre, mi sento persa, non riesco piu' a vivere. un abbraccio forte e sappi che io ci sono

27 marzo 2010

da Antonio

sei determinato? allora usala (la determinazione) per contrastare ciò che ti fa stare male. Sai già quello che potremo scriverti e dirti? comincia ad attuare i consigli. Da qualche mese passa in tv una pubblicità che termina così: ama chi sei e nessuno sarà mai come te. Penso sia una grande verità, così come avere o aspirare al consenso degli altri è una (fatua) vanità. Ed un'ultima cosa non è vero che non hai nessuno, certamente i tuoi genitori ti vogliono un mondo di bene e hanno fatto anche un gran lavoro, se riesci a scrivere che ami o vuoi bene alle persone, ti hanno trasmesso la capacità di amare e di voler bene, una sensibilità che si coglie da ciò che scrivi, una volontà di studiare con ottimi risultati da quello che ho capito, hai dei talenti che devi usare anche per aiutare gli altri... Ti prego fai contenti tutti: rispondi e... sorrideremo con te.

27 marzo 2010

da Antonio

... penso che dovresti rispondere... all'ultimo parli di speranza, ma c'è qualcosa di più grande: l'Amore... hai detto che lo provi per gli altri, quindi possiedi questo sentimento, e se lo possiedi qualcuno te l'ha trasmesso, nessuno può dare quello che non ha, però quello che voglio dire che non è possibile amare gli altri senza prima amare se stessi, l'ordine di successione è significativo e ha una sua ragione intanto amo gli altri perchè amo me... fai questo sforzo, perdonati questa debolezza e amati... e rispondi ti prego

29 marzo 2010

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