Ci sono dei momenti che fanno epoca nella vita di una persona. Il momento più drammatico è quello in cui un uomo prende consapevolezza del proprio destino e lo accetta.
Che io sia destinato alla solitudine mi pare ormai di un' evidenza assoluta.
Ho cercato in tutti i modi di evadere da questo carcere. Ho cercato in tutti i modi di essere felice. A un certo punto è sembrato che il miracolo dovesse compiersi. Ho avuto la fortuna di incontrare una donna fantastica e per tre mesi sono stato l'uomo più felice della Terra. Lei era la gioia dei miei occhi; era tutto ciò che avevo sempre sognato. All'improvviso è scappata via e ha fatto ritorno al suo paese... spaventata dall'intensità dei miei sentimenti, come tutte le donne di cui mi sono innamorato. Adesso vive in Brasile e non ho nessuna possibilità di rintracciarla. Ma poi a che servirebbe ? Lei non vuole la mia adorazione. La mia passione la spaventa. E' una storia che conosco fin troppo bene.
Sperare che un tale miracolo possa ripetersi mi pare pura follia. E' già incredibile che sia successo una volta. Chissà se tre mesi di felicità sono sufficienti per giustificare la mia esistenza... in fondo c'è chi non ha avuto nemmeno un giorno.
Vent'anni di delusioni mi hanno letteralmente prostrato. Ho disperatamente bisogno di pace.
Me ne starò seduto sulla riva del fiume e guarderò la mia vita che scorre via. Sarà come assistere alla proiezione di un film. Sarà come vivere un lunghissimo inverno, sempre più freddo e sempre più buio.

4 maggio 2010 - Firenze

Categoria: Solitudine