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da Marco
La maggior parte della gente passa un sacco di tempo a occuparsi degli altri... di quello che fanno; di quello che dicono... dell'opinione che hanno di sé. E ci sono anche tanti che si occupano degli altri per aiutarli; che si sacrificano addirittura per gli altri...
Ma se dedicassimo un po' più di tempo a capire noi stessi ? Io ho l'impressione che pochissime persone abbiano una adeguata conoscenza di sé. Se vogliamo è anche logico che sia così perché ognuno di noi è un piccolo universo e contiene infinite sfaccettature. Ma mi sembra che moltissime persone non abbiano la più pallida idea della propria complessità e delle proprie contraddizioni. Sono sicuri delle loro idee, sono pieni di certezze, non si mettono mai in discussione... la loro visione del mondo è immutabile. Spesso hanno abbracciato una fede politica o religiosa e aderiscono a questi dogmi con un fanatismo che mi lascia sconcertato. Ma la cosa più impressionante è l'immagine stereotipata che hanno di sé stessi. Un'immagine rigida, fissa, immutabile, ... niente e nessuno la potrà mai incrinare.
Io ho 37 anni e la mia unica certezza è di essere ancora pieno di dubbi. Sugli altri e su me stesso. Forse proprio in questi ultimi mesi sto incominciando a vedere un po' di luce; ma si tratta di un lavoro improbo, che mi impegnerà per tutta la vita.
22 maggio 2010 - Firenze
Categoria: Pensieri
da Simo94
E' proprio vero...
23 maggio 2010 - Lecce
da Angy*
Ciao Marco, sono felice nel leggere che finalmente nella tua vita c'è un pò di luce...Marco ognuno di noi attraversa periodi di riflessione...ma non bisogna vivere ogni giorno in analisi, si rischia di diventare pazzi...e alla fine cercando la perfezione, si rischia di diventare imperfetti...ma poi scusa nessuno può essere perfetto, è impossibile perchè siamo esseri umani e non macchine, guardarsi dentro serve solo quando facciamo qualcosa che già non piace a noi stessi, figuriamoci verso gli altri...Marco vivi più sereno non vivere sempre analizzando tutto...ti abbraccio un miao miao anche alla tua gattina... :-)))Angy*
24 maggio 2010 - Cagliari
da Marco
Ciao Angy.
In effetti io non cerco la perfezione. Vorrei solo comprendere meglio me stesso per diventare una persona migliore e per fare meno sbagli. Quello che mi lascia sconcertato è il fatto che tanta gente non si ponga mai delle domande su sé stessa. Che abbia un'immagine di sé così ingenua e così semplicistica. Io forse sono introspettivo fino all'eccesso, ma questa mia inclinazione nasce dalla consapevolezza che siamo esseri molto complicati. Vedo tante persone che sono convinte di comprendere gli altri; che si sentono perfino in grado di giudicarli... e non sanno assolutamente niente di sé stesse ! Io lo trovo pazzesco. Non so se conosci il romanzo di Luigi Pirandello "Uno, nessuno e centomila". Io mi ci riconosco tantissimo. Per me è una specie di vangelo. Anche io sono pieno di dubbi sulla mia reale identità; anzi spesso mi domando se l'Io esista davvero o se non sia soltanto una finzione.
Ho detto che ho cominciato a vedere un po' di luce perché in seguito a alcuni disastri sentimentali sono riuscito a comprendere meglio la mia vera natura. Adesso credo di avere capito quello che voglio e quello che posso. O almeno così mi pare... ;)
A presto.
24 maggio 2010 - Firenze
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