Solitudine

A volte mi chiedo se la salvezza non stia nelle piccole cose. Piccole per gli altri ovviamente, perché per noi possono essere le più importanti.
Rassegnarsi alla solitudine non è necessariamente un male (questo generalmente lo dice chi non ha la forza di rassegnarsi).
Questo desiderio di incontrare l'anima gemella può diventare una specie di ossessione. Non si cerca altro, non si pensa ad altro... non si apprezzano più quelle piccole cose che potrebbero renderci felici. E quando la speranza viene meno ci si sente spenti, abulici, quasi morti. Avevamo riposto in quel sogno tutte le nostre energie; tutte le nostre speranze. L'esistenza ci appare completamente vuota e priva di significato.
Ma se fosse soltanto una fase di passaggio ? Se fosse solo il preludio a una vita più serena ?
Quante cose meravigliose ho trascurato, tralasciato, disprezzato... pensavo soltanto al mio stramaledetto sogno...chissà se riacquisterò la capacità di apprezzarle ?
Quanto è bella la mia gatta... un tempo passavo tantissimo tempo a giocare con lei... voglio ricominciare a farlo. Voglio anche ricominciare a guardare il cielo stellato, che rimane sempre bellissimo anche se non siamo in due a guardarlo.
(Come avrete capito oggi mi sento un po' meglio)

2 giugno 2010 - Firenze

Categoria: Solitudine

bella la speranza tra le righe.. il mio è un senso di vuoto forse diverso che prende tutto il mio essere.. si perchè ci sono tante solitudini : sentimentali, affettive..sai a volte un compagno o una compagna anche se presenti non riempiono quel vuoto.. sai marco sento più che mai il bisogno di dio, di pace di preghiera di alleviare il dolore in me.nell'altro messaggio ti dicevo dei passetti vedo qualcosa di positivo son contenta per te..vado a letto ciao

2 giugno 2010

vorrei essere bravo come te nella scrittura delle mie dediche ammiro la tua capacità nel descrivere i sentimenti le senzazioni i desideri vorrei fare un copia e incolla con il mio nome perchè vivo le tue stesse emozioni Grazie per la positività che ho colto fra le righe

4 giugno 2010

Ciao Leo.
Molta gente mi critica quando parlo di rassegnazione... probabilmente non hanno mai passato quello che ho passato io. Se dovessi raccontarti tutta la mia vita forse mi prenderesti per un mitomane. Il destino si è accanito su di me con una crudeltà incredibile, spietata. Tutte le donne a cui ho voluto bene si sono rivelate delle bugiarde e delle imbroglione quando non addirittura delle squilibrate. E quella che ho amato più di me stesso mi ha abbandonato da un giorno all'altro senza darmi uno straccio di spiegazione.
Io credo che la solitudine a questo punto sia veramente il male minore. Non sono stato io a volerlo; è stata la vita.

4 giugno 2010 - Firenze

La rassegnazione è dura da digerire, ma forse come dici tu c'è un ultima speranza, un ultimo barlume dove aggrapparci...lo spero davvero che tra poco arriverà una vita almeno un pò più serena, davvero.
Comunque come puoi aver letto in altre dediche la vita la pensiamo e la viviamo in maniera molto similare...L'unico vantaggio che hai rispetto a me, e che ti invidio, è che tu hai sicuramente più esperienza sulle spalle, mentre io sono ancora troppo giovane:sia per darti un consiglio saggio, sia per sopportare da sola questo atroce cammino verso la fine...che ora come ora mi sembra infinito...

7 giugno 2010

A vuota:
Avrò anche più esperienza, ma tante volte non si direbbe. Sapessi come continuo a cascarci... basta che una ragazza reciti la commedia e si mostri dolce e romantica per ingannarmi senza alcuna difficoltà.
A parte questo ti auguro con tutto il cuore di superare questa crisi. Le crisi possono essere molto utili, sai ? E più sono dolorose più sono efficaci... Le crisi sono necessarie.
Sarebbe un vero peccato non sfruttare una crisi. Perché una crisi è sempre un'occasione per riflettere, per fare il punto sulla propria vita. Per comprendere meglio sé stessi.
Spero che tu trovi al più presto un po' di serenità.

8 giugno 2010 - Firenze