Vita

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da Chiara per Tutti

Questo dicevano di noi Italiani nel 1912 negli Stati Uniti.
Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.
Si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare.
Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purché le famiglie rimangano unite e non contestano il salario.
Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia.
Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.

Dalla relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912 >

27 giugno 2010 - Milano

Categoria: Vita

da Marco

Mi ricorda qualcosa...

27 giugno 2010 - Firenze

da Chiara

Anche a me...mai perdere la memoria..mai dimenticarsi del passato..

27 giugno 2010 - Milano

da Marco

Appunto. Cercate di non dimenticare.

Non ho potuto risponderti nell'altra sezione per motivi che ignoro. Volevo solo dirti che io ero calmissimo. Sei tu che ti sei agitata perché quando ti toccano l'Itala perdi ogni freno inibitorio e ogni obiettività. In quello che ho scritto non c'era nessuna contraddizione; sei tu che evidentemente non leggi con attenzione. Ciao.

28 giugno 2010 - Firenze

da Chiara

Ed anche tu quando si tratta di parlare male del mio Paese.
Mio perché tu l'hai rinnegato, senza pietà.
Leggo con attenzione, sei tu che hai dei pregiudizi, persino nei confronti della Nazionale di Calcio.
Non ti sembra di esagerare?
Cercate di non dimenticare a chi?

28 giugno 2010 - Milano

da Nazionalista?

A cosa credi possa servire? Siamo cambiati, grazie a Dio!! Le persone si sono evolute, siamo nel 2010 e non nei primi anni del '900. Se rimaniamo fermi al passato di certo le nostre vite non si svilupperanno. Sono d'accordo con l'idea di ricordare! Ci mancherebbe altro...Ma non sono dell'idea di continuare con questo vittimismo pietoso. Purtroppo la vita e la convivenza con tutte le razze possibili al mondo, non è facile...prima di tutto perchè attaccati come siamo alle nostre tradizioni...difficilmente siamo così aperti ad altre...Non esiste solo il meridione!! Esistono milioni di altre realtà al mondo!! Meno MAle!! Personalmente ovvio che non condivido l'articolo che tu hai riportato, ma sinceramente trovo che tu non abbia dimostrato NULLA. Un bel niente...sono solo parole scritte da qualche idiota superficiale...quanti ce ne sono anche in Italia? Vogliamo parlarne? Come quelli che oggi parlano nello stesso modo degli Africani, degli Indiani, dei Rumeni, Degli Albanesi, Dei marocchini, Dei cinesi..se vuoi posso continuare all'infinito..la verità, a mio avviso, è che esiste un'IGNORANZA DILAGANTE AL MONDO ED UNA SACRILEGA MANCANZA DI RISPETTO PER L'ESSERE UMANO...siamo tutti diffidendi, chiusi, avari, egoisti, cinici...E molto STOLTI. Chiusi nella nostra mentalità da IPOCRITA. Il mondo non ci appartiene...Non ti appartiene l'Italia cara mia. Non ti appartiene il Meridione, non ti appartiene Milano..Non ci appartiene nulla..RICORDATEVI CHE SIAMO SOLO OSPITI DI QUESTA MADRE NATURA...Nessuno ha il diritto di far prevalere niente a nessun altro!! Nè meridionali, nè settentrionali..NESSUNO!! SOLO OSPITI RICORDATEVELO!!

28 giugno 2010

da Chiara

L'Italia è il mio Paese, Milano la città in cui sono nata, e vivo.
La mia mamma è pugliese e mio padre era bergamasco.
Non sono ospite, nel mio Paese, ma è la mia Patria eccome.
Il concetto di ospitalità, non è mai esistito, in quanto come ho già spiegato in altre occasioni, la società multietnica è fallita.
Non ho riportato questo articolo per dimostrare qualcosa, non ne ho bisogno, ma solo e unicamente per rendere omaggio alla mamma ed al padre dei miei nonni, che furono trattati brutalmente quando emigrano negli Stati Uniti.
Per fortuna ritornarono in Italia e vissero da uomini in quanto tali.
Sono cresciuta con questi insegnamenti e ne vado fiera, il resto sono chiacchiere, che lasciano il tempo che trovano.
Buona vita a tutti.
Chiara

28 giugno 2010 - Milano

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