Solitudine

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da Vanitas

Non vedo perché dovrei continuare questa vita, se non potrò mai essere felice. Si potrebbe dire che ho perso tutto; e questo "tutto" non è abbastanza per descrivere il baratro di tristezza in cui ora mi ritrovo.
Per tanto tempo, forse troppo, ho cercato di trovare risposta al perché della solitudine che mi accompagna praticamente da sempre.
E questa sera ho preso piena consapevolezza di qualcosa che in fondo sapevo da tempo: spenderò il resto dei miei anni a soffrire, solo soffrire, nel vano tentativo di
dare realizzazione a questa vita, quando vivere non è nelle mie possibilità.
Sono una mostruosa eccezione.Non mi sento più come le altre persone, perché loro, benchè a volte perdano tutto, conservano comunque una cosa: la facoltà di essere felici ancora.
Sono poco più che adolescente; sono giovane, ma già abbastanza grande per aver perso ogni illusione. Ho preso ormai consapevolezza che La ragione di tutte le azioni che vengono compiute non è che
la ricerca del solo vantaggio personale.
L'amore vero è inutile sperare di trovarlo. Nel migliore delle ipotesi godremmo solo di un temporaneo equilibrio delle parti, che non rende felici, ma dà
l'illusione di esserlo. E quando ciò viene meno scopriamo che esso è più certezza di sofferenza che di felicità.
L'amicizia, poi, è nella maggior parte dei casi solo un rapporto di convenienza.
Non trovo in niente la cosa che tutti cerchiamo ansiosamente:la felicità.
Guardando alle mie esperienze, come a quelle di tati altri, è chiaro che se la morte è ingiusta, la vita lo è ancora di più, dato che non vi è condizione che non abbia più bassi che alti.
se ti va bene il rapporto è pari. Se la tua è una condizione d'eccezione allora non hai più nulla da fare né da attendere.
Non voglio più inseguire la chimera della felicità... essa spaccia momenti di contentezza a piccoli attimi, e ti lascia poi a mani vuote e bisognoso di averne ancora.
La gente ti dice le solite cose del tipo: "sei giovane, e sicuramente non hai mai affrontato i problemi veri. Pensa ai malati terminali che vorrebbero vivere" e altre convenzioni del genere.
D'altronde è facile capirli: vogliono darti una mano come possono, ma certamente non possono sentire al tuo posto ciò che si può provare a non avere futuro.
Anche a voi, di questo sito, chiedo di accogliere questo sfogo evitando di giudicare senza prima conoscere, e di lasciare che questa vita sbagliata si spenga gradualmente in pace.

Ciao

6 gennaio 2011

Categoria: Solitudine

da tutto è vanità

... ma come fai? sai tutto? hai mai pensato a dare un pò d'amore? ma meglio non giudicare, che poi che cosa significa? il solo esprimere un pensiero è giudicare! quello che posso dire è: impara ad amare te stesso, poi potrari amare gli agli e una volta forniti di quello che tu gli dai, forse te ne renderanno. Dico forse perchè quello che di daranno e che riceverari dipenderà oltre che d'altro anche da te stesso. Perchè consideri la vita come una matrigna? cambia atteggiamento o comunque fai come vuoi, io la penso così.

7 gennaio 2011

da Anonimo

cara ragazza non ci sono vite sbagliate e vite giuste, devi accettare qualche critica magari detta in modo garbato; l'adolescenza è il periodo piu' complicato per una donna, quando ne uscirai capirai che è cosi, e nessuno vive per la felicità, , la stragrande maggioranza delle persone sa che l'importante nella vita è avere equilibrio, e serenita', e cercare di vedere in positivo nonostante tutti i pugni in faccia che si possono prendere, quando ero piu' ragazza anche io non sopportavo quando mi dicevano: pensa a chi sta male a chi non ha la salute... avevano ragione, solo se passi certe cose puoi capire, attenta a non sprecare i bei momenti,
ovvio che uno puo' anche essere depresso specie nel periodo in cui gli ormoni dell'adolescenza governano i tuoi pensieri, non è un giudizio il mio ma un consiglio che puoi accettare o buttare nel cestino a te la scelta; ma non sprecare i bei momenti come ho fatto io perchè ci sono o ci saranno vedrai

7 gennaio 2011

da ire

non potrai mai essere felice? e come fai a saperlo? solo perchè finora non lo sei allora non lo sarai mai? nella vita nessuno ha una sfera di cristallo, non si può mai sapere come andranno le cose, sia in senso positivo che negativo

8 gennaio 2011

da Vanitas

Vi ringrazio per i commenti. Apprezzo il fatto che abbiate speso un pò di tempo per interessarvi alla mia situazione.
Non rifiuto i consigli disinteressati che mi date, anzi li tengo in grande stima. Li considero quasi delle ragioni a cui tenermi per non morire.
Non ho la pretesa di aver conosciuto tutto o comunque una buona parte delle esperienze che la vita riserva, ma già da ora, visti i presupposti,
posso intuire che la mia esistenza non solo non sarà felice, ma non avrà nemmeno quel poco di serenità che tanti danno per scontato.
Ho chiesto di "non giudicare" per rammentare che queste parole sono solo lo specchio del mio dolore. Per questo avrei voluto che non prendeste come metro di misura la vostra o una qualsiasi altra situazione oridinaria.
Sapete, ho trascorso le feste di natale in assoluta amarezza, con i miei genitori soltanto. Ma questo non è che l'ultimo di una serie di periodi che si supponeva dovessero essere di serenità. Da sempre questo momento dell'anno rappresenta, per me, solo un modo per soffrire guardando al benessere altrui.
E non è solo uno stato di transitoria depressione indotto dalla mia giovane età. Credetemi ho provato ad amare gli altri e me, ci ho provato con tutte le mie forze. Ma questo risulta impossibile per via non so nemmeno io di che cosa precisamente. Forse è la forma che il mio carattere ha assunto negli anni per le esperienze vissute, che mi ha portato lontano dagli altri, ma senza togliermi il bisogno di loro.
Ho provato a dare, ma ogni volta senza risultato. Forse sono un errore della natura, siccome è un dato di fatto che mi riesce difficilissimo dare nella giusta maniera. Mi sento con le spalle al muro; sono al limite della sopportazione. Vorrei andarmene da questa vita per l'uscita di sicurezza.

8 gennaio 2011

da Fredic77

Premetto, io so di cosa parli perchè l'ho passato anch'io nell'adolecenza ciò di cui tu parli e l'ho continuato per anni ed ancora adesso ne soffro solo che oggi ne ho più consapevolezza di ciò che sto combattendo, quindi vorrei dire con garbo a chi ti ha risposto prima di me che non serve la terapia del dire tutto dipende da te è ca**ate varie, quando si parla di malattie la gente che non sa cos'è la depressione si sente in diritto di dire che quelle sono fisse causate da noi stessi, in pratica siamo gente che gode rimanendo tagliati fuori dalla socialità ecc... Io ti dico cosa puoi provare a fare che può aiutarti(lo dico perchè lo faccio anch'io da qualche anno) vai da un bravo psicoterapeuta e se riesci inizia a fare sport anche controvoglia. Ciao auguri.

10 gennaio 2011

da Vanitas

x ire

è vero che non possiamo prevedere cosa accadrà.
Ma è anche vero che il futuro lo costruiamo noi;e se uno è troppo debole per cambiarlo, non potrà accadergli niente di migliore. Non è pessimismo, ma una logica conseguenza.

x Fredric77

Grazie per la comprensione e per i consigli. Mi fa piacere sapere che ci sono persone che ha vissuto lo stesso e che ti può capire.A volte ti sembra di essere il solo a sentirsi così fra tanta gente serena e spensierata...

12 gennaio 2011

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