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da H20
fuori c'è il sole, la gente sta ridendo, appena sopra un balcone c'è una tizia che guarda giù verso la strada e lei è più serenza di me che spio i colori del mondo da dietro questa veranda. con il sole sono in guerra, così come con il tempo, tutto scorre senza di me, tutto prosegue e che io ci sia o non ci sia non ha importanza.ho qualcosa in fondo al cuore che è simile ad un blocco d'aria, e questo il mondo non può saperlo, l istante in cui mi travolge con le sue chiacchiere le sue abitudini i suoi umori.continuo a starmene nel mio universo, continuo a perdermi nel vuoto ad immaginare una vita diversa da qll che mi è capitata e se qualcuno mi dice che è anche possibile che si realizzi quasi non piango. e tu non mi vedi, mi hai davanti e non la senti tutta questa tristezza che mi lacera, sparisci nei tuoi impegni immaginari, e lasci me ad osservare il cielo. ke cosa si prova a sorridere davvero? ad avere accanto qualcuno che te lo consenta, che non ti uccida quando sei certo di vivere un sogno, un paradiso?. probabilmente non lo saprò mai +,credevo di vivere e tu mi hai tradita ed ora io convivo con un VUOTO che nn si placa mai.
un vuoto talmente immenso che sta diventando malattia.
evito gli sguardi e vorrei comprensione, evito le perole e vorrei poter urlare, rido e vorrei singhiozzare, mi sveglio e vorrei che qualcuno mi prendesse per mano...
e intanto è primavera, intanto la gente passeggia, e negli angoli di qualche bar si riserva il diritto di Provare a migliorarsi... mentre a me sfugge il sens di quasi tutto, ormai.
30 marzo 2011
Categoria: Solitudine
da erica
Come ti capisco! Il mondo fuori si sta riempiendo di colori e di suoni primaverili ed io da un mese mi sono completamente oscurata. Tutto sembra scorrere allegramente ed io sono ferma, immobile, niente riesce più a darmi emozioni...a volte un lacrima o un pianto liberatorio spezzano momentaneamente questo torpore e mi chiedo se è vero che più buia è la notte e più limpida sarà l'alba...
30 marzo 2011 - Bologna
da Nicola
è una bella dedica;scrivi bene, hai un tatto delicato.Mi piace sopratuttto la frase "con il sole sono in guerra, cosi come col tempo".Sembra di sentire me.
Capisco bene la sensazione che si prova ad osservare questo mondo gaudente, trionfante sotto questo cielo primaverile, e,come somma contraddizione, morire nella più fitta oscurità. Si...capisco bene.
Cosa è successo h2o? Sei stato tradito dalla persona che amavi?
Parlane, è il solo modo per allegerire il peso.
31 marzo 2011
da H2O
il senso della vita che sfugge, il vuoto che avanza nelle pofondità dell anima, contrapposto alla primavera e alla vita è un concetto che possono capire in pochi, e sono ben lieta di aver trovato qualcuno capace di provare ancora qualcosa di simile, perchè vuol dire che esistono ancora tra di noi per quanto raro INDIVIdui vivi capaci di SENTIRE, di provare e di commuoversi di innanzi a tanta brutalità.
Rispondendo a Nicola vorrei aggiungere che si, sono stata tradita. e non da una persona comune, di quelle che passano come il trascorrere delle stagioni,( se mai sia vero) Ma da un essere che ha impiegato anni prima di poter ottenere la mia fiducia.
mi sono dunque trovata a riflettere sul lato effimero dei dialoghi umani,
sul fatto che non importa quanto tempo sia trascorso, o in quanti luoghi ci si sia potuti trovare, alla fine a vincere nel bel mezzo della nostra guerra personale, dopo tutte le barriere superate, o innalzate sia stata la Banalità, come a dimostrazione di una legge che si autoregola.
Ed io null altro posso fare che starmene qui, spezzata nel profondo a rincorrere una realtà morta a spiegazione del fatto che sono stata troppo ingenua a volerla Rnedere UNICA, E INVIOLABILE.
sarebbe bello potersi riservare un pezzo di privato nel comune,
sarebbe incredibile avere l opportunità di compiere un percorso prima di tutto spirituale.
e sarebbe ancor, più sublime svegliarsi la mattina per dire a me stessa che io questa eccezione l ho trovata perchè l ho meritata.
invece non è così, mi è toccata la lama del coltello.
ed ora mi spetta nascondere anche tutto questo a chi non potrà mai comprendere quale sofferenza si provi..
31 marzo 2011
da Nicola
H20, mi dispiace per quello che ti è successo e per quello che provi. Questa volta non posso condividere la stessa comprensione perchè non ho mai avuto una simile esperienza.Non dev'essere facile.Sarebbe, a rigore (e per un insensato sofismo) da annoverare la tua dedica tra l'amore infranto, se non fosse che il conseguente senso di solitudine che si prova rende evanescente una definizione della lettera. Ma non è un dolore meno pervasivo;è semplicemente diverso. So in compenso, quale lacerante antinomia può sorgere dal fuoco della passione e il gelo della solitudine. Parla ancora di lui, come si chiama, da quanto tempo stavate insieme ect.Ma sopratutto parla di te, è ciò che più mi interessa. In questo modo non solo aiuterai te stessa, esternizzando il malassere, ma aiuterai anche me, conferendomi la possibilità di darti qualche consiglio più sincero di una semplice frase consolatoria. Sai, per quanto cocente può essere il vuoto che provi e la relativa sfiducia, non fare l'errore di chiuderti in un cieco odio. Quello che ha fatto il tuo (ex, presumo) ragazzo è ignominioso, certo,ma la nostra natura non può soggiacere alle leggi della logica. Ti voglio raccontare un mia personale esperienza, magari oltre a distrarti può servirti da aiuto. Molto tempo fa conobbi una ragazza, per me tutt'ora importantissima, della quale semplicemente mi innamorai, oltre ogni spiegazione, oltre ogni senso. Lei era fidanzata da molti anni con um ragazzo. Ma i sentimenti che provava per me erano autentici e per quanto fosse dilaniata dal rimorso, come si suol dire, non poteva comandare al cuore. Soffriva, potevo garantirtelo, soffriva perchè sapeva che non era eticamente corretto ciò che faceva.Per lei avevo il fascino della trasgressione, dell'anormalità in una vita ormai scandita nel banale (ma caldo) focolare della quotidianità.Io l'amavo però.L'unica persona che ho amato e non mi feci remore al cospetto di questo sentimento. Ma per lei non era altrettanto.Per quanto sinceri i suoi sentimenti erano il frutto di illusione.O meglio della paura di un rapporto che non poteva offrire nulla di innovativo. Siamo esseri fragili, ed ogni nostra "malvagità" ha come genesi la paura.Sintetizzando le cose con il suo "vero" ragazzo non finirono bene.Giustamente la cosa si concluse, nonostante tutti gli sforzi di questa ragazza.Sbagliare è umano.è fin troppo umano.Lei capì lo sbaglio e rimpianse amaramente la "banalità" di un rapporto. Sofferse molto...credimi.
Tutto questo per dire, che se appunto sbagliare umano, perdonare,se non divino, è comunque un gesto che renderebbe onore ad una persona, da come si evince, sensibile e intelligente come te.
Mh, temo di averti annoiato con questa storia, e forse ho parlato a sproposito non conoscendo l'effettiva realtà dei fatti.
Comunque sia H20, rinnovo il consiglio a parlare più specificatamente della storia o se preferisci un modo più "privato" di discutere sarei davvero felice di aiutarti.
1 aprile 2011
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