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da io
Sono troppo malvagia e stupida per togliermi la vita. Ogni mattina guardo quel tunner dove passerà il treno che mi porta a lavoro, e vorrei che qualcuno mi ci spingesse. Io non ho il coraggio di farlo. Mi metto in auto e giro per il quartiere e penso di spingere il pedale dell'accelleratore e schiantarmi contro un muro, ma non riesco a farlo. Perchè? Non amo la vita, non amo me stessa. Non sono capace di amare o di provare sentimenti positivi verso le persone che mi amano, non so prendermi cura di nessuno, nemmeno di me stessa, ma non riesco a farla finita. So che devo pagare per il male che ho fatto: a mia figlia, per averla messa al mondo e per non riuscire a renderla serena e ad insegnarli cose belle; alla mia famiglia, per attaccarli sempre e non prendermi cura di loro e dargli solo delusioni; per Alberto, per averlo reso infelice per tanti anni, per averlo deluso, ingannato, illuso, rovinato e torturato.
Sono un'essere inferiore e maledetto. Sono un nulla e capace solo di fare del male. Non è depressione, è malvagità, sono senza cuore e in tutti questi anni non ho fatto altro che dimostrarlo. Ci sono migliaia di prove, di fatti, non è la mia distorsione dei fatti, ma la realtà, la verità. Distruggo tutto ciò che di bello mi si avvicina, e devo pagare per questo.
Non cerco conforto, nè empatia, nè commiserazione, nè comprensione, non cerco nulla e nessuno. Non ho bisogno di nulla e di nessuno. Voglio solo rimanere sola con me stessa e ricordare e punirmi ogni istante per quello che ho fatto. Solo il mio dovere di mamma mi fa ancora convivere con mia figlia, dargli da mangiare e da vestire. Ma se potessi, me ne andrei, così lei potrà vivere
12 aprile 2011
Categoria: Sfoghi
da Stella di Orione
se apprezzassimo ciò che abbiamo non avremmo tempo di pensare ciò che ci manca...
12 aprile 2011
da io
Questa dedica non sono stato io a rimetterla, io personalmente non la penso così, se sei stata tu a rimetterla ti dico solo una cosa... mettiamoci a tavolino e parliamone. Al.
13 aprile 2011
da io
Queste parole sembrano un controsenso, ma non lo sono, è un giro di parole complicato, perchè complicato è stato il nostro rapporto e i nostri dialoghi incomprensibili ma questo siamo stati e rimarremo noi. Non servono ancora parole, chiarimenti o cercare ancora di comprendere ciò che fu o ciò che accadde e da parte di chi. Non c'è un vincitore, nè un vinto. Siamo due persone, due entità che si sono incontrate ma che non si sono mai parlate nè capite, nè fidate. Tutto qui, lo so sembra una facile conclusione, date le premesse contorte ed incomprensibili, ma è così e non lo vogliamo vedere proprio perchè è troppo semplice. Sono le cose semplici che sono le più genuine, le più belle e le più vere
13 aprile 2011
da io
Ok, passano gli anni, cambiano le stagioni, ma tu non cambierai maiiii
15 aprile 2011
da io
Adesso non rispondi più? hai ragione adesso ce il tuo amico mieggi che ti fa fare i giri sulle montagne russe e si preoccupa di te, be hai fatto un salto di qualità sicuramente.
20 aprile 2011
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