Solitudine

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da cristina

Oggi giorno no.
Mi sento così sbagliata. Così minuscola e inutile.
Sto male perchè non riesco a dare una svolta alla mia vita, e passo i miei giorni a sognare qualcosa che temo non sarà mai.
Ho una paura folle di tutto. Sono terrorizzata, vivo nel terrore e non riesco a sbarazzarmene.
Ci provo, e ci provo, e ci provo.. ma rimbalzo su un muro immaginario, e ogni volta torno giù, nel mio piccolo angolo patetico.
Sto sbagliando tutto, tutto. E la sensazione che sia troppo tardi per qualsiasi cosa si fa sempre più pressante.
In realtà sono sola. Non ho niente intorno a me, non ho costruito niente. E quel poco che c'è, è così labile che basta un niente per spazzarlo via.
Ho 26 anni, e mi sembra di averne 10. Vedo gli altri andare avanti con la propria vita, vedo progressi, vedo speranze realizzate. Poi abbasso la testa e vedo me. E tutto sembra così inutile.
Io non ce la faccio più. Oggi mi è chiaro per la prima volta che io, così, non ce la faccio più.
Cosa voglio? Vorrei scrollarmi di dosso quest'apatia, questa sensazione che sia troppo tardi, questa paura che mi immobilizza.
Vorrei poter prendere in mano il telefono, e chiamare qualcuno. Vorrei che qualcuno mi cercasse. Vorrei abbattere tutti questi maledetti muri che mi sono costruita intorno, e vorrei che qualcuno riuscisse ad arrivare a me. Vorrei poter rinascere, metaforicamente parlando, in qualcuno di più aperto alla vita, più coraggioso, più ottimista.
Vorrei potermi guardare indietro con una sensazione di orgoglio, e non con i rimpianti che ormai sono tutto quello che mi resta.
La mia vita non è vita. E vorrei che qualcuno mi indicasse la strada. Mi basterebbe questo, perchè da sola non ce la faccio più.

2 maggio 2011

Categoria: Solitudine

da Michele

mi ha colpito molto la tua dedica, e mi dispiace tanto... l'unico consiglio che ti posso dare è di smetterla di farti domande su cosa è giusto o sbagliato ma di fare, fare e basta... aver paura di sbagliare è come avre paura di vivere... scrivi il tuo libro delle avventure e rimpi ogni pagina che ti si presenta davanti... non con la penna degli altri ma con la tua... sempre e kmq... leggiti questo libro; si intitola UN POSTO NEl MONDO di Fabio Volo, sono sicuro ti aiuterà, poi fammi sapere, un abbraccio

3 maggio 2011

da cristina

@Michele
Mi hai fatto sorridere.. quel libro l'avrò letto circa 5-6 volte. E ci ho sempre trovato dentro quello che avevo bisogno di sentirmi dire, ma questa volta no. Questa volta quelle parole mi sembravano così lontane, così vuote.
Hai decisamente ragione. Devo smetterla di pormi domande... il problema è più concreto di quanto ho fatto capire: come? come devo fare? cosa devo fare in pratica?
Ho realmente voglia di voltare pagina, e ora questa urgenza la sento, e mi fa male. Ma cosa posso fare, io, se intorno a me non c'è niente? Non mi sto giustificando, non sto trovando scuse per rimanere dove sono. Non mi piace crogiolarmi nel dolore, e ho sempre "compatito" chi l'ha fatto e lo fa.
Sto semplicemente lanciando un grido di aiuto, sperando che prima o poi qualcuno lo colga, e semplicemente mi indichi la strada giusta.
Cmq grazie per la tua risposta!

3 maggio 2011

da marilena

cara.. ti consiglio di iscriverti a facebook.. e non sarai mai più sola.. il gruppo dei magnaccioni... così detti perchè sono persone che amano i sogni la vita e la speranza..e l'allegria.. non smettere mai di sognare cara.. ti aspetto..chiedi di me.. <3
Marilena..

3 maggio 2011 - Potenza

da Anonimo

un libro o un social network, non possono curare perchè sono strumenti astratti, mentre il vivere e affrontare la vita richiede scelte concrete, che agiscono sull'intera nostra persona, un abbraccio è meglio di cento foto di abbracci.
Cerca prima di tutto di non fare paragoni, ora sei debole incapace di sostenere confronti, sai cosa ti piace ? hai delle passioni, degli interessi che ti coinvolgono, ti stimolano ? ci sono tanti lavori artigianali di nicchia del tutto persi delle attività snobbate, guardati attorno, raccogli informazioni, l'Italia è piena di tante piccole realtà territoriali, legate al cibo, alle tradizioni artigianali, chissa quante aziende che magari coltivano erbe officinali, magari cercano persone appassionate per produrre distillati, profumi ( è solo un esempio ) oppure produrre pizzi, insomma la vita è molto variegata e piena di cose da fare, devi imparare a guardare con spirito curioso e costruttivo, se ti dai una strategia per affrontare la situazione, e questo è il momento, con pazienza e impegno la tua mente si troverà impegnata in iniziative piuttosto che incubi. Non è mai troppo tardi per qualunque cosa.

4 maggio 2011

da Arakne

Un social network? Ma vi rendete conto di ciò che dite? La solitudine così descritta è "quasi" patologica e non è un temporaneo senso di estraneazione risolvibile con un paio di amichetti immaginari.
Forse posso capirti, perchè vivo in uno stato di perenne solipsismo, ho avuto tanti consigli, ma la verità è che non sono serviti a nulla, ci sono persone che muoiono sole, cercano di abbandonare il mondo perchè non sia quest'ultimo ad abbandonare loro e, ovviamente vengono ignorate.Non credo che ci sia una "cura", perchè non hai bisogno di un medico o di un consiglio di qualcuno che non può capirti, io stessa che vivo una situazione simile, non posso capire, perchè quando si vive con delle barriere immaginarie, si cerca un mondo diverso, un mondo che si trova nel cervello, come può qualcuno capire? Tu non hai la forza di telefonare qualcuno e non puoi pretendere che qualcuno possa fregarsene più di quanto tu non dimostri di fregartene, le amicizie diventano un muro di vetro.I rimpianti non si cancellano, possono essere coperti, ma ritorneranno sempre.Perchè se non si ha qualcuno non si vive, ma si sopravvive:tutti hanno bisogno di qualcuno.

5 maggio 2011

da Andrea

ciao cristina, forse sono l'ultima persona che puo darti un consiglio perche fino a qualche tempo fa stavo nella tua identica condizione, SOLO,avevo fatto terra bruciata di amicizie intorno a me ma non per via del mio carattere o cosa ma solo perche come te non avevo il coraggio o la voglia di chiamare qualcuno nonostante io abbia un carattere abbastanza aperto, la mia vita era piatta e sinceramente ci stavo male, mi ero reso conto che non avevo raggiunto i traguardi che mi ero prefissato, un fallimento sotto tutti i punti di vista, mentre gli altri andavano avanti io ero fermo e non sapevo proprio come andare avanti...poi un giorno ho deciso che cosi non era possibile andare avanti e ho ridimensionato e minimizzato i miei fallimenti a qualcosa che invece era possibile risolvere, un passo per volta, con la filosofia che anche se un giorno invece di 10 rendevo 1 almeno era meglio di zero, ho ricominciato a frequentare posti con delle persone intorno come la biblioteca e la palestra...non ho conosciuto nessuno ma almeno non sto solo, per quanto riguarda le amicizie invece come ti ho detto anche a me nessuno mi cercava...cosi ho deciso di lasciar perdere e mi sono creato un lavoro..almeno cosi la gente mi chiama:-))mi faerbbe piacere parlare con te se frequenti qualche chat dimmelo cosi scambiamo 2 chiacchiere
ciaoo

6 maggio 2011

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