Aiuto

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da Ariel

Io spero, che qualcuno si soffermi a leggere questa dedica. Forse rischio di annoiarvi, di sottrarvi qualche minuto che avreste potuto dedicare per leggere qualcosa di più interessante...però lo spero lo stesso ed in cuor mio vi ringrazierò per questa gentilezza. Non è un modo per ingraziarmi la benevolenza dei lettori, la verità è che ne ho davvero bisogno di essere consigliata e rassicurata un po'. Sono una ventenne qualunque, anche se ho perso 2 anni di scuola per cause disparate sono una persona molto propensa allo studio, studiare mi piace ed ora che sono finalmente giunta all'ultimo anno delle superiori conto terminati questi studi di iscrivermi all'università e nel frattempo di trovarmi anche un lavoro. Questa premessa mi occorre per dare l'idea di quanto mi dedichi allo studio, almeno 4 ore pomeridiane, a volte anche la sera, mi è capitato di sacrificare interi weekend in nome del dovere. Non è un vanto, più vado avanti più mi rendo conto di quanto le precedenti bocciature mi abbiano segnata, anche se in parte esse non sono dipese da me le ho vissute come un fallimento. Ho il terrore che la mia famiglia e le persone in fondo mi attribuiscano l'intera responsabilità dell'accaduto, anche se molti che hanno vissuto al mio fianco quegli orribili periodi e con i quali ho cercato di affrontare il mio disagio dicono che anche secondo loro non tutto è dipeso da me, non si sbilanciano più di tanto. Parlano pochissimo se intavolo la discussione per cercare una risposta al mio tormento interiore e spesso ho paura che non fiatino perchè in realtà credano che è tutta colpa mia e non abbiano il coraggio di dirmelo. Sebbene lo studio mi piaccia mi ha anche ferita. Ora ottengo buoni risultati, però il modo al quale mi ci dedico si oppone a quello delle mie coetanee che mi trovano "strana". Alcune mie compagne con le quali prendo il treno ogni mattina studiano mediamente poco, a compiti ed interrogazioni se la cavano prevalentemente con la copia ed i suggerimenti; hanno una vivace vita sociale, hanno molti divertimenti, anche se reputo ingiusto il loro modo di affrontare il fondamentale dovere di ogni studente mi rendo conto che sono serene e rilassate quindi le invidio un po' e dopo anni trascorsi alle superiori mi accorgo che quel modo di comportarsi è lo stesso di almeno il 90% degli studenti nella scuola, eppure la maggioranza di loro non ha subito bocciature. Le compagne mi additano per il mio modo di comportarmi, infatti l'essere ossessionata dallo studio, croce e delizia della mia vita non è tutto. Mi vergogno di me come persona, sono educata e riservata con il prossimo ma in alcuni momenti trascorsi con gente che conosco bene esplodo in un'ilarità esagerata, non riesco a controllarmi, spesso dopo questi sfoghi esplosivi fatti di scherzi, battute eccessive e chiacchiere incessanti mi sento meglio, la maggioranza delle volte però nel mentre mi succede avverto un senso di angoscia, di vergogna, temo di aver fatto brutte figure. Quando sono sola ci ripenso, mi sento in imbarazzo, mi riprometto ogni volta che non mi accadrà mai più ma poi succede ancora ed io non riesco mai a controllarmi. Ho vent'anni ed ancora non ho capito nulla di me. Ogni volta che esprimo la mia opinione riguardo qualcosa anche quando sono tranquilla, mi rendo conto che le persone dissentono, non condividono, ciò che mi piace generalmente non piace agli altri. Un esempio banale sempre in ambito scolastico: storia e letteratura sono i miei cavalli di battaglia, le mie compagne li trovano noiosi e insopportabili, preferiscono psicologia, educazione fisica e matematica, meterie nelle quali riesco senza però una vera passione. E' vero, è un esempio banale, un fatto di gusti, ma è così sempre, in ogni circostanza. Proprio per questo non partecipo mai a dibattiti perchè so come va a finire, mi è capitato di trovarmi sola contro una marea di gente che non la pensa affatto come me, anzi proprio per questo aggressioni verbali ne ho ricevute parecchie. Infine, ho sempre la sensazione di essere giudicata. Per i miei sfoghi di ilarità ho scoperto l'anno scorso che una mia amica mi aveva criticata alle spalle insieme ad un'altra giudicandomi una persona " egocentrica che non si fa mai gli affari suoi". Sicuramente di me posso affermare di non essere una che critica alle spalle a differenza delle persone che conosco ed almeno questa sicurezza cel'ho. Tuttavia non riesco a fidarmi delle persone, ne ho vissuti troppi di episodi come quello sopra citato. La cosa che più mi ferisce è sapere che i miei genitori si preoccupano, ritengono non sia una ragazza come tutte le altre, non ho una frizzante vita sociale e non ho un fidanzato. Io mi sento in colpa, ritengo di essere per loro un peso, un problema. Loro questo non lo sanno, credono invece che non ci faccia caso, che non mi proccupi di nulla. Lo so, sembra un flusso di coscienza degno di Freud. Non mi stupisco se non abbiate voluto leggere, se leggendo vi sarete impressionati o non sapete che cosa dire. Vi ringrazio lo stesso dell'attenzione e se non ci saranno risposte almeno ho trovato uno sfogo.

9 ottobre 2011

Categoria: Aiuto

da Lock

Ciao cara,
ho 19 anni e pur non avendo una situazione completamente uguale alla tua, sappi che ti capisco.
Non sei sbagliata: sei differente.
Le persone si riempiono la bocca (soprattutto nell'ultimo decennio) con parole come "io mi distinguo, io sono unico coi miei difetti!" quando non hanno la minima idea di cosa sia realmente la diversità.
La diversità sta nel pensiero, non nell'atteggiamento studiato e forzato.
Il pensiero divergente è una dote che può essere trasmessa, ma difficilmente assunta da sè.
Io sono la prima ad avere spesso pensieri completamente divergenti dalla massa, mi capitava spesso alle superiori di scontrarmi per questo, ma sono stata fortunata nel trovare persone che da me sono rimaste molto incuriosite (ma non sono molte, purtroppo): sai qual'è il vero problema? non hai mai incontrato persone simili a te od aperte, disposte ad ascoltarti e scoprire la tua interiorità, perchè la maggior parte delle persone è cieca, segue schemi sociali predefiniti senza rendersene conto e fa esattamente come viene loro imposto, amalgamandosi alla massa.
Da ciò che hai scritto posso dire che io e te siamo piuttosto diverse, ma la mia empatia ed (a volte) eccessiva sensibilità mi portano forzatamente a comprendere, analizzare, essere aperta ed utile.
Se ti va di contattarmi, io sono qui=)

9 ottobre 2011 - Bergamo

da Anonimo

Ciao, premetto che la tua dedica mi ha incuriosito, sebbene tu abbia specificato fin da subito che le tue parole non avevano come fine quello di ingraziarsi i lettori.
Ti rispondo nel merito: da quel che ho capito, sarei portato a dire che il tuo vero problema sono le aspettative che hai, nei confronti di te stessa, dei genitori e degli altri in genere. Io ti consiglio di rimuoverle, credo infatti che siano fonte di grande stress nonchè di fallimenti. (infatti normalmente le persone troppo agitate non riescono a comportarsi come vorrebbero... non è affatto un caso)
Lo studio: forse ci dedichi troppa attenzione effettivamente. Io credo che sia importante studiare, ma penso anche che gli eccessi non vanno mai bene. Inoltre la quantità non coincide con la qualità. Si possono studiare ore e ore e poi non riuscire comunque a ottenere il risultato voluto.
Per finire (ma forse ci sarebbe altro da dire: questo sito non lo consente più di tanto): anche io non sono fidanzato, e ho 22 anni. Tu sei più giovane di me, mi sento di dirti di non preoccuparti ossessivamente di questa cosa. Da come scrivi, in ogni caso, mi sembra tu sia intelligente e molto sensibile.

9 ottobre 2011

da Max

L'educazione e l'ambiente condiziona il comportamento delle persone e tu ne sei un esempio, hai delle tendenze che per le ragioni sopra dette reprimi ma quando la tensione è alta, esplodi in quella tua ilarità, che è il modo con cui il tuo carattere cerca di riequilibrare l'eccesso di autocontrollo. Hai paura di aprire un dialogo in famiglia, in compenso sviluppi sensi di colpa per giustificare questo tuo blocco nella comunicazione costruttiva per spiegare le tue difficoltà, mentre straripi in modo incontenibile in situazioni e con argomenti che mi sembra non siano di alcun aiuto alla soluzione dei tuoi problemi.
Cambia le tue presunte certezze senza prova reale, come fai a dire che in famiglia ti incolperebbero dei problemi nello studio se non affronti apertamente l'agomento ? ora procedi a singhiozzo, chiusura accumulo ed esplosione. Perchè questo ? tira fuori quello che hai dentro non lasciare che si accumuli, fallo con i tuoi, spero che abbiano la capacità di ascoltarti e capire, dipende anche da te saper descrivere il quadro della situazione, tanto più chiaro e convincente sarà, quanto più avrà l'effetto di importi alla loro considerazione. Dimostri carattere nel tuo essere
te stessa a non conformarti al gregge, non escludere la vita sociale, ma coltiva la tua personalità costruendo una tua opinione dei fatti, le tue compagne reagiscono contro di te capendo la tua natura più autonoma e questo le disturba, cerca di capire attraverso i loro discorsi, ciò che più hanno a cuore della vita, se preferiscono i vestiti, divertirsi, guadagnare molti soldi, l'amicizia, il lavoro serio, una famiglia hanno rispetto dei valori e delle regole, dalla tua stima del 90 % di furbi
sembra che ti rimane un 10% che non è male del resto non si può avere tutti amici. Per tua conoscenza più di un premio Nobel è stato bocciato proprio in materie riguardanti questo riconoscimento, questo spiega quanti giudizi drogati da sentimenti per nulla obbiettivi circolino in società.
A vergognarsi sono i furbetti anche se non lo danno a vedere, mentre tu che tu impegni seriamente non hai alcun motivo di esserlo, la differenza stà qui, tu non vedi cosa provano le tue compagne, una persona serena non ha bisogno di attaccare gli altri di muovere pesanti critiche, questa è una reazione di chi dentro stà male e certi reagiscono a questo loro profondo disagio provando a far del male, chi invece è soddisfatto certo del fatto suo, procede per la sua strada e non si lascia influenzare.

9 ottobre 2011

da Erika

Ciao carissima, ho sorriso rileggendo la tua dedica perché in alcuni punti mi sono ritrovata, io vado bene a scuola e non sono stata bocciata ma spesso mi capita che dopo una marea di studio fallisco al contrario di gente che non studia e se la cava sempre.
Ti assicuro che poi queste cose segneranno, alla fine tu lo fai per la tua cultura personale loro non ne avranno! E prima o poi i conti tornano! Per quanto riguarda i risultati beh, quando un professore ti prende di mira c' e poco da fare, io studio sempre soprattutto matematica perché grazie alla mia prof mi sono aiutoconvinta di essere incapace. M con il tempo mi rendo conto che la testa la ho e se anche la mia media rimane sul sei le cose le capisco al contrario di mie compagne che non capiscono nemmeno ciò che fanno eppure se la cavano con anche dei sette...mi faccio tre volte tanto le loro ossa... Per quanto riguarda il tuo carattere, scusami ma mi sentondi dirti che non sempre le persone giusto, e' difficile trovare amici veri, non dare retta a quelle persone perché magari hanno loro qualcosa che non va e non tu.
In piu conta una cosa, ti faccio un esempio, ci sono sia insegnanti di letteratura che di educazione fisica, a te piace letteratura, a me piace progettare, ognuno grazie a dio e' diverso senno faremmo tutti le stesse cose!
Se la tua vita sociale non ti soddisfa evidentemente non hai attorno le persone giuste! In questo momento non sono proprio la persona piu adatta a consigliare perche' mi sono lasciata con il mio ragazzo da 5 giorni dopo4 anni e mi sono chiusa a riccio, non perché non abbia amici, ma perché sento di capirmi solo io, provo un dolore allucinante quindi non ti preoccupare se non hai ancora trovato l'amore, spesso si e' piu sereni così... Esci divertiti cerca di fare amicizia...spero di esservi stata d'aiuto

9 ottobre 2011

da CRI

CIAO... guarda ank io sono stata bocciata una volta nel secondo anno delle superiori è sinceramente non mi e pesato tanto, secondo me le persone che ti stanno attorno non ti capiscono per niente, ma scusa sei stata bocciata ora ti impegni perchèe ti 6 resa conto che studiare è importante per un futuro migliore, e gli altri non sono contenti x te?? ma che razza di persone sono?? bha... comq x quanto rigurada la tua improvvisa "euforia" quando stai con gli amici e normale io faccio di peggio XD, lascia perdere queste "amiche" che dicono che 6 egocentrica x me sono solo invidiose... dovresti farti i complimenti perchèe tu sai le cose studiando mentre le tue amiche devono aspettare sempre qualcuno che suggerisce loro, quale cosa é meglio?... pensa x il tuo bene, lascia perdere quello che dice la gente sono solo persone ipocrite e false... buona fortura ;-)

10 ottobre 2011 - Lecce

da Silvia

Ti capisco, non sai quanto. Se posso darti un consiglio..cerca di coltivare le amicizie e la vita sociale più che puoi. Ti senti strana a volte?Paura di fare figuracce?Devi imparare a fregartene. Non rinunciarealla tua vita sociale per lo studio. Perchè quando avrai il tuo bel diploma in mano e il massimo dei voti(che sia superiori od università),questo sì..ti renderà felice, ma non è tutto. Bisogna avere buone persone affianco che ti riempino la vita e ti regalino un sorriso. Ora che sei ancora alle superiori approfittane, perchè poi finita la scuola...con l'università, tutto cambia..
Buonagiornata :)

10 ottobre 2011

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