CATEGORIE
« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »
da Norma
Ciao, io ti scrivo con il mio nome d'ora in poi, così non ti potrai sbagliare. Tu però devi fare ciò che ti senti. Puoi rispondermi con un nick, come ti senti, l'importante è per noi incominciare a chiarirci i pensieri confusi perchè mai spiegati. Io lo sento dentro il cuore e dentro l'anima, sento tutto quello che provi per me, sento che sono emozioni forti e meravigliose, non ho insistito più di tanto che tu parlassi perchè quasi le parole mi sembrava limitassero troppo l'emozione così inspiegabile e incontenibile. Però forse da quì dentro, ci è ora necessario incominciare condividere i nostri pensieri. Dunque io ti spiego le mie motivazioni così vediamo se sono queste quelle reali che ti allontanano da me. Sono i limiti del mio essere, del mio modo di esistere che forse anche ai tuoi occhi mi fanno avere comportamenti contraddittori. Intimamente, nel fondo più intimo e nascosto della mia anima io mi riconosco una persona troppo sensibile che capta fortemente ogni attacco, ogni delusione della vita in maniera grande e fa fatica a superarla perchè ne rimane profondamente ferita: Così io mi vedo e mi sento, per questo mi costruisco delle barriere enormi verso il mondo, non mi fido di nessuno e al minimo accenno di sentirmi attaccata negativamente arretro e scappo, corro lontano da tutto e mi rifugio dentro di me, ripiegata su me stessa, isolata dentro una stanza, chiusa, e guai ad uscire perchè soffro, mi nascondo agli occhi degli altri, cammino in fretta e nessuno mi deve guardare perchè non mi deve vedere, se mi vede per quello che sono mi fa tanto male perchè può approfittarsi negativamente di me, questo è il mio pensiero e mi copro gli occhi per fortuna porto gli occhiali da vista, non sono scuri ma penso che la lente possa confondere i miei occhi, quando mi sento impaurita li porto, non ho l'obbligo di indossarli sempre, ma nei casi di mia paura più grande li metto. Così intimamente mi convinco sempre più che un essere così indifeso come non me non PUO', assolutamente non PUO'essere amato. Quindi se non posso essere amata per ciò che sono automaticamente trovo mille motivazioni per convincermi che la persona che amo più di me stessa che sei TU, NON PUò AMARMI E DI QUESTO NE SOFFRIRO', Sono sempre pronta alla sofferenza della fine del tuo amore per me. Per questo meglio non viverlo del tutto questo amore stupendo che mi fa impazzire di gioia, ma tu lo sai che quando non posso vederti mi sostiene il pensiero di te, ma ogni cosa è grigia e spenta, ma tu sai che gioia mi si scatena dentro mentre percorro quella strada che mi porta a te? Lo sai? Sai che ogni chilometro che mi porta a te mi trasforma, che in quel pezzo di strada mi cadono tutte le paure del mondo, mi cade il grigiore della mente, riesco a sentirmi amata finalmente per quella che sono, mi guardo nello specchietto e vedo che mi sono trasformata, e non vedo l'ora di farti vedere la mia gioa che mi esplode dentro e fuori di me, mi avvolge di luce, della tua luce. E' così la gioia mi assale, non posso contenerla dentro. Però c'è il mondo, i pregiudizi, gli scherni ci potrebbero minare, noi così sensibili e dolci. Ho paura del mondo e della gente, per questo ho preferito vivere di nascosto questo amore, poi ho paura di non essere degna di essere amata da te, mi convinco che ti stanco, che non mi sopporterai a lungo. Anche se, sei bravissimo sai, perchè sono tanti anni ormai, e tu mi sopporti ancora. Eppure lo sento che mi ami per quella che sono, ti ho detto che mentre arrivo da te sento di essere amata. Ma poi siamo lontani, e la mia mente mentre rimane sola, si attorciglia nei pensieri più atroci di sofferenza perchè mi ritorno a convincere che sei troppo bello per me, per potermi amare, sei troppo bello dentro e fuori.Allora ecco il sogno, mi rifugio a sognarti, penso che il sogno fa meno male, la realtà ferisce di più. Eppure dopo tutto questo tempo ho capito che è solo un diverso tipo di sofferenza, questa che viviamo ora escludendo la realtà è lenta e ti fa morire ogni giorno un pò e mi sto lentamente spegnendo, non so come fare ad a ndare avanti, ogni gesto, ogni azione mi costa enorme fatica, non esco più di casa, anche lavorare è diventato ormai un dramma perchè devo uscire di casa e non voglio. L'altra sofferenza che sfuggo sarebbe quella di vivere la vita reale con il dubbio atroce della fine del tuo amore rapida, da un momento all'altro come una fucilata tremenda, nel sogno l'amore viene prolungato in eterno lo tengo lì per non farlo spegnere mai, se si spegne mi viene la morte dentro, non la sopporto la morte dell'anima, è troppo grande per me. Ecco. Spero che tu capisca finalmente.
23 ottobre 2011
Categoria: Lettere
da AntiNorma
Condivido le tue sensazioni, ma solo in minima parte. Sono anch'io una persona indubbiamente sensibile, che percepisce le emozioni allo stato puro e in tutta la loro piena ampiezza, riuscendo ad andare oltre le tante barriere che rendono tanta gente sorda ai sentimenti e di conseguenza str*nza e menefreghista. Soffro più degli altri per questo, è vero, ma allo stesso tempo riesco ad amare come pochi. Dalla gente non mi nascondo più, non ho paura di essere chi sono, di parlare, agire, vestire come mi pare. Se lo facevo, era perché vivevo in un ambiente estremamente rigido, che mi faceva sentire come una colpa imperdonabile e mortale le peculiarità che mi rendono diversa dalla maggior parte. Ma adesso, passati i vent'anni, sento di non appartenere più a quell'ambiente, non mi lascio condizionare più di tanto perché sono una persona a se stante che deve costruire la sua vita e il suo futuro nel modo che vuole. I miei mi lasciano fare, siccome si sono resi conto che mi stavano uccidendo, mediante i loro tentativi di cambiarmi. Da un anno a questa parte non sono altro che me stessa, senza fingere un'indifferenza che non fa altro che allontanarmi ancora più da chi mi sta accanto: cammino per strada con la velocità che mi pare, mi godo il panorama, esco quando ho bisogno di stare in compagnia o semplicemente di cambiare aria, se indosso gli occhiali è solo perché sono miope e ne ho bisogno per vedere le scritte da lontano, per vedere i segnali quando guido ecc. mi sono fatta conoscere per quella che sono, senza sentire nel cuore i sensi di colpa e il bisogno di nascondermi istigatimi dalla paura dei miei genitori, che erano quelli che in realtà temevano più di tutti il giudizio della gente. Ho cominciato a pormi in maniera diversa, dicendo quello che davvero pensavo, trasmettendo emozioni, affetto, simpatia a tutti quelli che incontro e la gente ne è rimasta impressionata in positivo, tant' è vero che ho ripreso i contatti con parecchi che non vedevo più, i legami con i miei famigliari si sono fatti più stretti, e non mi mette più nessun disagio anche chattare, scrivere in un forum rivelandomi per chi sono, mettermi in costume al mare, uscire senza una maschera di trucco, parlare con uno sconosciuto per strada, scambiare con chiunque informazioni, sorrisi, sguardi, gesti di affetto, carezze ecc., se voglio fare dello sport, vado a correre per strada, nonostante da me ci siano solo uomini che lo fanno e puoi immaginare quanto la cosa mi risultasse difficile prima, viaggio per la regione, a volte in auto, a volte in autobus o in treno e non chiedo l'aiuto dei miei nemmeno per fare una visita medica, sto studiando per riuscire a seguire le lezioni come si dovrebbe. Le maschere sono cadute, le incomprensioni si sono appianate. Tu conoscevi quella me di prima che viveva chiusa in un guscio; ma quel guscio si è frantumato e ne sono uscita, portandomi degli strascichi certo, ma è anche vero che non sono più chi ero prima. Ho ancora dei difetti: mi sono rivelata totalmente solo ai miei e a quei pochi in grado di capire, ma anche perché non ritengo giusto che la mia vita privata debba essere alla mercé di tutti e che questo complichi inutilmente le cose. Un'altro aspetto è che mi comporto ancora troppo correttamente: mento solo se necessario, non rendo male per male, ma rispondo al male con l'arma dell'indifferenza oppure col dialogo. Forse dovrei essere più tosta in certe situazioni, ma rimane solo una piccola inezia rispetto alle difficoltà che avevo prima. Se mi sentivo indegna di lei, era solo perché effettivamente non vedevo possibilità. Vedevo una donna circondata da amici e conoscenze: avrebbe forse avuto bisogno del mio amore in quel tanto che già possiede? Vedevo una donna che aveva già qualcuno da amare: come poteva accogliere il mio amore se il suo cuore era di un altro? Vedevo una donna con un ruolo da svolgere e un lavoro da mantenere: come poteva amarmi, senza compromettere ciò per cui aveva lottato tanto? Vedevo una donna di esperienza: cosa avrei potuto darle, al di là dell'amore, dei miei pensieri, se non ciò che conosceva già? Vedevo una donna tormentata dai miei stessi dilemmi, tra amori impossibili e possibilità insoddisfacenti: avrei potuto ascoltare davvero ed esserle di aiuto concreto? Io sono una piuma, tu un cubo di piombo. Il piatto della bilancia pende fortemente dalla tua parte. Possono camminare insieme in maniera efficace due persone così uguali e diverse? L'amore è grande, tanto forte da rendermi potente e sfrontata di fronte ad ogni limite rimasto ed ogni difficoltà con cui il mondo potrebbe ostacolarci. Le difficoltà sono di ordine materiale: non ho un lavoro né un'indipendenza totale, dato che vivo con i miei e comunque devo sempre rendere conto a loro almeno in parte. Per il resto, non ho più paura di nulla... possiamo amarci e guardare negli occhi chi passa senza vergogna, perché la forza che mi dà l'amore per te, è tanto grande da farmi vedere come sciocchi e deboli quei giudizi che prima consideravo dei grandi ostacoli, solo perché ero sola in un mondo di diversi e la felicità mi sembrava tanto irraggiungibile quanto inutile da cercare attraverso le ambizioni materiali. Ma in tutta questo resta un dubbio: era vero che per me non hai mai provato niente o almeno non mi ami quanto ti amo io? E se non è così perché mai mi tieni sistematicamente a distanza nemmeno fossi davvero capace di farti del male?
23 ottobre 2011
da Norma
Perchè parli al femminile? Cosa significa parlare al femminile? Io scrivo per un uomo, però capisco che ti avevo detto che avrei accettato tutto da te pur di avere una risposta, quindi non metto dubbi e ti rispondo, perchè sono sicura che sei tu visto il mio nome scritto non potevi sbagliarti persona. Sono solo una donna, certo per tutto quello che ho, ho dovuto lottare e faticare ma metto sempre al primo posto il mio amore per te e avresti dovuto capirlo che senza di te non vado da nessuna parte, non ti sono bastati questi anni per capire? Per capire che non sono un cubo pesante senza te, senza di te sono più leggera di una piuma, sono una nuvola. Ti interessa di questo? o sei più preoccupato del tuo peso? Ti interessa sapere che ho bisogno di te per tenere ancora alle mie conquiste materiali, e che mi puoi aiutare a continuare ad averle? O ti dà noia? Ti dà noia aiutarmi? Perchè avere delle cose significa avere delle responsabilità per mantenerle, vuol dire ricordarsi i pagamenti, vuol dire fare conti su conti, vuol dire correre, io la mia energia ce l'ho perchè ti amo. Io ti servo per darti energia? ti dà energia l'amore per me? Metti sulla bilancia essere e sentimenti contro il valore materiale del lavoro e delle cose materiali, non si può. Sono cose talmente diverse che non si possono confrontare. Valgono infinitamente di più i sentimenti, con quelli si acquista fiducia ed energia necessarie per poter lavorare, cercare un lavoro e poi affrontarlo e portarlo avanti. Io infatti non ce la faccio più, tutto quello che avevo costruito finora non mi dà serenità perchè mi manchi tu al mio fianco, mi manca il tuo amore vicino a me, mi manca il tuo calore e senza questo non resisto più. Il nick AntiNorma non mi piace, ti senti in antitesi con me così tanto? Pensavo usassi un nick diverso, più significativo di quello che provi e che avresti parlato al maschile, ma certo è un primo passo, forse nel prossimo sceglierai un nomignolo un pò più gentile, sarei contenta, perchè significherebbe che non guardi solo alle differenze materiali che ci dividono, ma alle nostre anime che è simili, anche se certo tu sei più forte di me, sei riuscito ad importi, a guardare a testa alta, a non coprirti. E allora chi pesa di meno in tutto questo? Tu solo perchè non hai un lavoro ma ti racconti sereno che hai raggiunto gli obiettivi con la tua famiglia, che si sente ormai sicuro di sè, o io che ancora mi nascondo solo per difendermi dal mondo che non accetta la mia sensibilità.Io sono la vera piuma, o addirittura pesiamo alla stessa maniera nelle parti opposte, io nella parte materiale, tu in quella caratteriale. Vedi? non siamo così incompatibili come situazioni perchè unendo le due parti ci si aiuta e diventiamo completi. Io riesco a vederla con la buona volontà e l'amore ci si arriva a questa nostra completezza nell'unione. Che tipo di sport fai? Corri a piedi? In bicicletta? Non lo sapevo.
23 ottobre 2011
da Norma
Di chi ero innamoata? Quando ci siamo conosciuti? Di nessuno proprio E' una risposta la tua che non capisco del tutto. Ma da quando studi? Non mi risulta. I vent'anni li hai passati da parecchio tempo. Mi fa piacere che da un anno stai bene e hai ripreso i contatti con vecchi amici. Hai mai pensato che il mio amore può averi aiutato. Hai pensato solo al tuo bene, visto che io grazie a correrti dietro sto ora malissimo, mi va tutto storto, sono diventata un'ameba. Sei contento' era questo che volevi vero'Sei contento? POi dici che non hai rancore?!!! Ma cosa dici? Io sono contenta per te, ma io? Te ne frega qualcosa di quello che provo io? Te ne frega qualcosa che perda il lavoro, che mi riduca un'ameba, un nulla? Che perda tutto per te? Perchè mi tieni lontano tu non io? Cero che è difficile chiamare amore questo tuo sentomento. Ti senti contento di distruggermi per amore, ti senti potente? Ma sei proprio tu? Sei proprio tu? Non riesco a capire.Mah? io ci rinuncio mi si complica sempre di più, anzichè chiarire mi si confondono le idee, la chiarezza diretta e semplice non si può usare? E comunque è veramente triste capire che per sono una persona da sconfiggere e annientare per dimostrare quanto sei potente nel respingermi così io muoio d'amore per te e tu stai bene nel vedermi patire perchè aumenta la tua potenza. Comunque spero avrò ancora la forza di alzare la testa. Spero. Comunque tra un pò di me non rimarrà nulla, tanto, è quello che volevo, almeno mi anniento per amore. Bravo, continua così, sei bravissimo, grazie comunque io sono contenta di distruggermi per a more era il mio sogno e tu lo stai avverando. Ciao.
23 ottobre 2011
da AntiNorma
Il nick non va inteso in senso negativo e contrastante, ma come l'opposto che ti completa... non voglio vederti soffire, non lo meriti. Dimmi pure cosa posso fare per dare una soluzione alle tue sofferenze... ti scrivo un'altra mail magari, però devo promettermi che sarai sincera. Spero che questa risposta arrivi presto a rassicurarti. E comunque sì, sono un uomo: devo aver confuso le concordanze al femminile usate in riferimento a te con quelle riferite a me. Vedi quanto questo amore fa male anche a me fino a confondermi? Dimmi ora cosa posso fare per te...
24 ottobre 2011
da Infinito
Va bene questo nick? ;)
Cara Norma,
era molto tardi ieri quando ho letto le tue risposte, ma ho voluto lasciarti comunque un messaggio per rassicurarti. Ora vorrei risponderti meglio per chiarire alcune cose. Prima di tutto sarei onorato e felice di aiutarti, perché davvero non ti porto rancore a differenza di quello che tu credi. Se ti posso dare energie come dici tu standoti vicino, lo farò in qualunque modo tu voglia, da compagno, da amico, da conoscente con cui scambiare qualche parola ecc. Solo che mi risulta difficilissimo credere che tu ti stia consumando per stare dietro a me. Certo mi riservi una parte del tuo tempo ogni giorno, ma per altri motivi... e sinceramente non mi ritengo una persona di tanto valore ai tuoi occhi per arrivare a perdere addirittura il lavoro. In fondo cosa ti manca? Hai il tuo ragazzo con cui vuoi metter su famiglia, un sacco di amici, genitori che ti vogliono bene, un buon curriculum, un lavoro, soldi. Come potrebbe darti energia la vicinanza di una persona, che, per quanto ti ami, rimane comunque una delle più povere della terra? Povere in senso materiale, ma anche in senso caratteriale, in senso sociale. Come può darti energia uno che tu stesso hai definito uno senza palle, un brutto ragazzo, una persona poco intelligente, goffa, lenta e quant'altro? Come posso stare vicino ad una che si ritiene tanto migliore? Cosa potrei darle? Non lo dico come scusa, ma perché effettivamente questo discorso non mi pare completamente pulito. Personalmente non mi ritengo né uno stupido, né un brutto ragazzo né un povero di spirito, ma sfortunato quello sì. La tua opinione non cambierà la concezione di me, ma mi dà da riflettere il fatto che tu sia stata capace di trattarmi in quella maniera. Come faccio a credere che mi ami? Non dovrebbe una persona innamorata vedere del bello in chi ama, anche se oggettivamente non ha nulla di apprezzabile? Comunque, sì, il tuo amore potrebbe darmi dell'energia. Potrebbe essere addirittura la spinta definitiva ad uscire fuori dal senso d'inutilità che mi ha impantanato per anni, potrebbe essere la prova che anche io posso essere amato e capito e apprezzato, nonostante tutto. Una volta avuta la prova anche da un'unica esperienza che c'è possibilità anche per me, non mi sentirei così senza valore, mai più. Avrei un' esperienza da cui prendere per crearmi altre occasioni. In ogni caso, se c'è qualcuno che si sta distruggendo per amare, quella non sei certamente tu. Le cose che faccio mi sembrano tutte prive di significato, perché appunto materiali. A cosa serve continuare a studiare, magari lavorare, quando non hai un cane con cui scambiare qualche parola in maniera civile? Come si può pensare di stare un'intera vita, senza amore, senza un'amico vero o almeno che ti ascolti senza giudicare? Allora si perde la voglia di studiare, di lavorare, di fare tutta quella parte di sacrificio perché dopo un compenso non c'è, non ci sono relazioni in grado di ricaricarti. Comunque, sì, ti ho detto la verità, sono iscritto all'università. Sto studiando, ma non riesco ad essere produttivo, perché appunto mi manca una motivazione bella e positiva per cui farlo, mi manca dall'altra parte una persona che sta ad attendermi e con cui poter trascorre la vita o comunque un buon periodo, per non parlare poi del resto. Per questo preferisco stare qui al pc, piuttosto che impegnarmi troppo a studiare, perché almeno dove sai tu c'è gente con cui posso essere me stesso, con cui parlare, ridere, di cose che stanno davvero a cuore, di cose che mi riguardano, senza dover fingere. Se non ho modo di procurarmele fuori queste amicizie, allora i doveri se ne possono andare anche a quel paese. Preferirei piuttosto trascorrere una vita al pc insieme a chi posso essere me stesso, piuttosto che diventare qualcuno e poi trovarmi col vuoto intorno. Se poi perderò ogni speranza, adotterò soluzioni più drastiche. Ora comprendi cosa significhi per me? Non sei un'ossessione, ti amo come persona... e per giunta potresti essere un'ancora di salvezza per non morire. Ciò che mi fa paura è la tua falsità, il tuo continuo mentire e nasconderti quasi stessi facendo qualcosa di disumano. Io non ti ho mentito, mai. Se vuoi posso mostrarti il libretto universitario o mandartene una foto se non vuoi vedermi, anche se lo so rimane comunque sempre in bianco, perché non ho motivo di riempirlo. Comunque, è anche vero il fatto che faccio dello sport: non faccio più ginnastica da camera, ma corro a piedi per le strade oppure prendo l'auto e me ne vado vicino al campo sportivo dove va ad allenarsi tanta altra gente, soprattutto nel fine settimana. Non ho mai avuto motivo di mentire. Se l'ho fatto era solo con gente che non poteva capire. Ma con te è diverso: io ti ritengo capace di scendere nella mia anima; ma si può dire lo stesso di te? Dimmi tu come faccio a credere che tu hai bisogno di uno come me, quando hai tutto, mi hai respinto, e hai detto che non hai mai sentito niente di bello per me se non disprezzo? Non sarebbe ora di darmi una piccola prova di quello che dici affinché io possa avere una base su cui sviluppare un rapporto di fiducia?
24 ottobre 2011
da Norma
Non ce l'ho un fidanzato, e non mi risulta che la persona per cui scrivo frequenti l'università. Maile non te he ho mai mandate. Senti, lasciamo perdere, ci stiamo sbagliando.
26 ottobre 2011
« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938