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da anonimatua

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da anonimotuo

Ciao, amore, spero che tu stia trascorrendo una buona Domenica. Innanzitutto volevo chiarire che ho scritto ieri non era per ripicca. Tu lo sai come sono. A volte preferisco non reagire, per cui altre volte divengo fin troppo spontaneo in alcune esternazioni. Ieri ci sono stato male, ma con tutto sono consapevole che non è certo responsabilità tua se prima faccio le cose storte e poi me ne subisco le conseguenze; e sempre a causa della sciocchezza che ho fatto adesso che non so più cosa sia meglio fare, se lasciarti un po’ di tempo oppure agire come ci eravamo detti. In ogni caso da parte mia c’è solo intenzione di fare le cose per bene. Se questo significherà attendere non cambierà nulla perché una cosa che ho imparato è la sopportazione del dolore, della mancanza. Non è un grande merito perché lo faccio passivamente ma è già meglio che affannarsi di pensieri continuando a disperarsi, a farsi male rischiando di sprofondare davvero. Ti ringrazio poi di avermi scritto di alcune tue esperienze e del modo in cui hai reagito. E’ stato un piacere leggerti. L’ho trovato educativo, oltre che coinvolgente e illuminante. Sei una persona che s’impegna (questo si vede benissimo anche da qui) che si è guadagnata un certo rispetto, che imparando ad impegnarsi ha avuto la possibilità di mostrarsi coerente in tantissime occasioni. Della coerenza non potevo sapere nulla perché non conosco la tua vita passata, anche se percepisco che è stata molto intensa visto quello che sei oggi. Le mie parole non avevano una base di conoscenza in tal senso e comunque non volevano essere delle accuse. Nascevano sempre da una specie di senso di protezione nei tuoi confronti. In pratica mi stavo chiedendo se non volessi restare allo stato attuale vista la situazione. Lo stesso fatto che, come già si poteva supporre, ci hai messo tanto per essere ciò che sei va a rinforzare quella voglia di non infierire. Non mi lascio certo bloccare dalle difficoltà, e so che è ancora presto per parlare ma con tutto mi domando seriamente se hai un piano di emergenza per l’ipotesi peggiore. Mi fido comunque, voglio credere che tu abbia già pensato a tutto. Da quello che mi scrivi poi mi sembra di capire che avevo intuito bene riguardo alla questione regole. Che dire? Penso che tu abbia proprio ragione a volerti comportare così dopo essere giunta a questo punto (fossi al posto tuo probabilmente farei lo stesso), ho fatto le mie considerazioni e credo proprio che non vi sia una strada migliore. Solo che rimane il dubbio sul da farsi dato principalmente dalla mancanza da parte mia di contributi validi anche in questa realtà astratta che è internet. Non mi sembra il caso di fare un passo reale se nemmeno qui sono riuscito a fare di meglio. Anche tu hai la stessa impressione? Cosa è meglio fare secondo te? Tu ti aspetti che ti sorprenda. Sono d’accordo, è giusto che sia così, ma non so più cosa sia meglio fare viste le ultime. Non dico che non voglio far nulla. E’ che adesso non so in che stato d’animo sei, se non sia meglio attendere tempi migliori. Lo dico anche perché so adesso a cosa è dovuto quel divario fra reale e virtuale. A volte questa realtà dei siti ti fa percepire le persone in maniera talmente indeterminata che è facile confondersi. Comunque, per dovere di cronaca non sono io il principe. Non ci fare troppo caso quando commenta sotto dediche che non c’entrano nulla. Mi auguro per lui che sia un tipo a cui piace scherzare perché ha dato un’immagine di sé davvero inquietante; fanatico, esaltato, sdolcinato… non potrei mai essere io visto che poco ci manca che sono ateo. Io faccio un po’ come te. Se anche uso nick diversi mantengo sempre la mia identità. Poi ti pare che avrei mai potuto dirti una cosa del genere, che stai male solo perché non sono nella tua vita? Tu hai solo bisogno d’amore e per il resto non stai male. Questo l’ho capito benissimo. Poi ho una stima di te grande: mi hai già detto altrove di essertene accorta. In passato, prima che cominciasse quel periodo turbolento, ero un po’ come te. Mi hai meravigliato quando hai espresso quel pensiero:”La sofferenza fa parte della vita”. Quel pensiero l’avevo formulato uguale anni fa, ero arrivato ad un’accettazione serena della sofferenza, alla necessità d’impegnarsi sempre e comunque a migliorarsi, perché per essere speciali fra i tanti non basta un impegno qualunque. Puoi benissimo vederlo da ciò che è rimasto di me che allora, come te, spaccavo i blocchi di cemento. Poi l’insanità di chi sai tu, agendo sulle mie insicurezze, ha dilapidato tutte le costruzioni messe in piedi. Ti giuro che ho resistito fino all’ultimo in condizioni al limite del disumano. Non è stato così facile abbattermi. Ma poi è andato com’è andata. Nemmeno adesso ho alcuna pietà verso me stesso e sento che anche se è cambiato tutto di me non si è perso nulla, anzi. Solo che adesso mi domando se si può riuscire a tornare ai livelli di una volta. Adesso ho tutti contro di me; se fossi lasciato a me stesso riuscirei a recuperare perché di mio sono forte. Ma purtroppo devono continuare a indebolirmi in tutti i modi che sai tu: mi tolgono energie, mi irritano, mi umiliano, infieriscono sulle insicurezze, mi esasperano. Tutto questo perché si sono creati un concetto di me che non mi appartiene. Come faccio se non posso contare nemmeno sulla mia forza che continuamente viene uccisa proprio da chi dovrebbe aiutarmi? Adesso sarebbe il momento giusto per ritornare ai livelli di prima. Ho la motivazione più forte che potrei avere e con tutto faccio una fatica tremenda a causa delle buone intenzioni chi non sapendo un emerito corno di me continua a danneggiarmi. Avessi la sicurezza della mia forza non ci sarebbero così tanti problemi. Con questo voglio dire che non è tutta mia volontà se ci troviamo a questo punto. M’impegno, ti giuro che voglio farlo, ma lasciato in balia dei lupi, debole, ferito, e con tutti contro sarò destinato a morire anche lottando. Ti ringrazio che della disponibilità. Mi hai sollevato parecchio dandomi questa possibilità, anche se credo che la userò come ultimissima spiaggia. L’importante secondo me è che continuiamo a collaborare, a fidarci. Cercherò di risentirti/ rivederti quando mi dirai che è il momento adatto.

22 gennaio 2012

da anonimatua

Non sono io. l'ho scritto molte volte e tu mi dicevi di non conoscermi. Però forse non volevi, io te lo scrivo poi dimmi tu la verità sul tuo. Grazie.Io mi chiamo Norma. Vero nome reale dato sensibile no di fantasia.

22 gennaio 2012

da anonimatua

Ho risposto alla dedica dell'anonimo principe perchè era prima della tua e non l'avevo vista la tua. Vedi? E' così facile confondersi, sbagliare, rispondere perchè non si è visionato prima tutte le risposte, leggi che trovi il mio nome reale, così saprai ancora una volta che sono il tuo amore. Che dire delle risposte che si sbaglia tutti, non posso accusarti perchè quì dentro è così per tutti, solo mi sento ancora di più la voglia di starti vicino realmente, mi aumenta la voglia che tu mi dia il tuo sostegno perchè mi sento che mi smarrisco sentendo che ti allontani. Ho solo bisogno tanto di te, di più di tutte credimi sono la più bisognosa perchè sono nche tanto pratica, e sento tanto la mancanza del contatto fisico. E non mi vergogno a dire che non ho mai perso l'esigenza di addormentarmi sentendo qualcosa vicino, certo avvrei sempre voluto la vicinanza della persona che amo, che sei tu, ma non potendo mi tengo sempre qualcosa attaccata al viso, o da stringere, se non ho altro tengo il cuscino, altrimenti ho dei pupazzi di pezza a forma di animali, ho due paperi, ma ne uso uno più morbido, l'altro lo tengo di soprammobile. Comunque fai quello che puoi. Io vorrei tanto tenerti di più vicino a me, però nello stesso tempo ti sento che ti investo di mie aspettattive che non sono esattamente le tue, io ho tantissimo bisogno di iniziare il nostro programma di amicizia. Per incontrarci di più e prendere confidenza. Ciao amore.

22 gennaio 2012

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