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da Lost

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da Rhi

Cara Lost, io ti capisco benissimo perchè come te non brillo di molte qualità socievoli. Certo, perdere un genitore non dev'essere per niente d' aiuto. Hai comunque dimostrato una grande forza interiore se sei riuscita a tirati fuori dal vortice della droga. E'un enorme passo che richiede volontà e costanza. E' difficile socializzare quando non si ha la vocazione a farlo, però, se riesci a superare qualche scoglio ogni tanto, ti sentirai più soddisfatta di te stessa! Basta un solo amico/a vero/a per farti tornare il sorriso. Forza e coraggio!;) Baci! Rhi!

5 dicembre 2012

da Anonimo

Ciao Lost. C'è sempre una luce alla fine del tunnel. Ne hai passate tante eppure sei qui che scalci perchè vuoi vivere ed essere felice! vuol dire che non ti sei arresa.. questo fa di te una persona coraggiosa.non mollare ora! cerca aiuto, qualcuno, anche un estraneo, che possa darti gli strumenti per risorgere. non lasciare che l'anoressia abbia la meglio. Curati, cerca di volerti bene. riscopri il piacere delle piccole cose, anche del cibo. sei speciale
Ti abbraccio e spero tu possa ritrovare il sorriso

8 dicembre 2012

da Kana

Ti risponderò con una frase di Osho, anch'io soffrivo come te e mi ha aiutata:


La pienezza dell’uomo esiste se egli è totalmente in sintonia con l’universo; se non è in sintonia con l’universo, l'uomo è vuoto, completamente vuoto. E da quel vuoto nasce l’avidità. L’avidità è la tendenza a riempire il vuoto – col denaro, con case, con arredi, con amici, con amanti, con qualsiasi cosa – poiché nessuno può vivere in quanto vuoto. È terrificante, è una vita da fantasmi. Se sei vuoto, e se dentro di te non hai nulla, è impossibile vivere.

Per avere la sensazione di possedere qualcosa di valido dentro di sé, esistono solo due strade: o entri in sintonia con l’universo… e in quel caso vieni colmato dal Tutto, con i suoi fiori e le sue stelle: si trovano dentro di te, così come sono all’esterno. Questo è vero appagamento. Ma se non arrivi a tanto – e milioni di persone non lo fanno – allora la soluzione più semplice è colmarlo di pattume, di masserizie di ogni genere.

Avidità significa semplicemente che senti dentro di te un vuoto immenso e lo vuoi riempire con una cosa qualsiasi, non importa cosa. Allorché lo comprendi, ti sleghi da qualsiasi avidità e ti sintonizzi per entrare in una comunione reale con il Tutto, così che quel vuoto interiore scompaia. E, di conseguenza, scompaia ogni avidità.

Ma in tutto il mondo ci sono dei pazzi che accumulano cose per colmare il proprio vuoto. Qualcuno accumula denaro, anche se non lo usa mai. Altri mangiano; non hanno fame, ma continuano a ingerire cose. Sanno che la cosa li farà soffrire, si ammaleranno, ma non possono farci nulla: anche quello è un modo per colmare il vuoto.

Dunque, molti sono i modi in cui si riempie il vuoto, anche se nulla lo colma mai – resta sempre vuoto, e tu rimani infelice, perché nulla è mai sufficiente. Hai bisogno sempre di più, e la richiesta per avere sempre di più è senza fine.

Devi comprendere il vuoto che cerchi di colmare, e porre questa domanda: “Perché sono vuoto? L’intera esistenza è così piena, perché io sono vuoto? Forse mi sono perso per strada – non mi sto più muovendo nella stessa direzione, non sono più esistenziale: ecco la causa del mio vuoto”.

Dunque, sii esistenziale.

Abbandonati, e avvicinati di più all’esistenza in silenzio, in pace e in meditazione. E un giorno vedrai che sei così colmo di gioia, di beatitudine, di benedizioni, ne sei così stracolmo che straripi. Hai così tanto da poterne donare al mondo intero, e restarne ancora stracolmo!

Quel giorno, per la prima volta non proverai più avidità alcuna – né per il denaro, né per il cibo, né per gli oggetti, né per qualsiasi altra cosa.

Allora vivrai naturalmente, e troverai tutto ciò di cui avrai bisogno.
Osho

20 dicembre 2012

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