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da Bob per Tutti

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da black mamba

Stella filante gli italiani di sicuro non sono perfetti. Noi nazione abbiamo gia i nostri gravi problemi di criminalita e di lavoro, l immigrazione ha contribuito a far alzare esponenzialmente tutto cio. Poi vedo gente onesta, lavoratori italiani che hanno perso il posto di lavoro e si suicidano per la disperazione e casomai mi passa di fianco un rumeno in mercedes bello contento perche i suoi traffici illeciti vanno alla grande e per di piu lo stato che fa?! Gli da il sussidio per vivere! Ma siamo pazzi o cosa? Ti viene tanto difficile capire che questa e gentaglia venuta qui perche hanno trovato terreno fertile per fare cio che vogliono. La colpa e dello stato ma in gran parte e anche nostra perche non alziamo la voce contro questi invasori che non si fanno scrupoli.

25 giugno 2013

da Purple

E io non condivido i tuoi Stella filante, mi dispiace. Anche il troppo buonismo non fa bene. Buona giornata.

26 giugno 2013

da Michi

Ma avete dato un'occhiata ai macchinoni, villone, barche e chi più ne ha più ne metta di evasori di tasse e mafiosi?? Quelli sono lavoratori onesti invece? Loro si che davanti ai nostri problemi economici ci passano accanto con il sorrisino! E sono loro che dovrebbero fare rabbia! Se i "padroni di casa" (non mi piace chiamare così gli italiani ma è x rendere il paragone) danno esempi di questo tipo è ovvio che ci possono essere stranieri che imparano, così come possono imparare le nuove generazioni, è la legge della natura!
Comunque nonostante tutto concordo su chi dice che questo è gia un momento difficile per noi, perciò ormai chi è dentro legalmente deve restare, e chi vorrebbe entrare forse sarebbe il caso che aspettasse che la situazione si stabilizzi.

26 giugno 2013

da Bob

Questo post è di oggi neanche a farlo apposta, preso da un noto quotidiano italiano... "Sposa a 14 anni. Per Veronica, uno scricciolo di donna, nata in Italia ma di origine slava, l’abito bianco è arrivato troppo presto, insieme a un atto con il quale i genitori la affidavano alla famiglia dello sposo, un connazionale di 13 anni. Il rito rom - che non ha valore nel nostro Paese - è stato celebrato in uno dei tanti campi nomadi regolari della Capitale, quello in via di Salone. Dopo tre giorni di festeggiamenti, la ragazza è stata portata in una villetta, dove viveva la famiglia del «marito», e da allora è cominciato l’inferno. Costretta a mendicare e a fare la «schiava» per tutti gli abitanti di quella casa. Non era certo questa la vita che Veronica voleva fare. Per questo ieri, con coraggio e determinazione, ha detto basta. Non ce l’ha fatta più, e con una scusa qualsiasi si è diretta fino al centro commerciale Roma Est, a Ponte di Nona, dove, a pochi metri di distanza c’è il Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale (Spe). E senza esitare ha denunciato fatti e persone. È qui che Veronica sapeva di trovare aiuto: come tante altre persone prima di lei, perché questo Gruppo, fatto di agenti scelti, uomini e donne in prima linea, si è sempre occupato dei problemi delle famiglie nomadi. Un’attività che ha cercato di trovare soluzioni anche con l’aiuto delle associazioni laiche e cattoliche. E la storia di Veronica è l’ultimo «miracolo».
UNA VITA DIVERSA
«Ora voglio una vita diversa, come quella delle altre ragazze della mia età: senza botte, né violenze, né elemosina. Voglio andare a scuola, trovarmi un lavoro. Non ce la faccio a tornare dai miei genitori: il campo è una realtà dalla quale voglio fuggire, anche per evitare che mi accadano brutte cose come questa», racconta Veronica con un filo di voce agli agenti. Capelli lunghi neri, lucidi, raccolti in una coda di cavallo, maglietta bianca e pantaloni neri, la ragazza tiene tutto quello che ha in uno zainetto che non abbandona nemmeno per un attimo. «Il matrimonio - continua - è stato stabilito dai nostri genitori, so che la famiglia di mio marito Adrian ha pagato una somma di denaro per avermi, ma non ho idea di quanto, perché a noi donne non viene detto». E aggiunge: «Dopo qualche mese trascorso in casa ad occuparmi delle faccende domestiche di dieci persone, mio marito mi ha detto che sarei dovuta uscire per tornare a casa con i soldi. Mi ha detto, che questi soldi, avrei dovuto procurarmeli elemosinando e mai rubando, perché altrimenti c’era il rischio che togliessero la casa alla sua famiglia. Gli ho obbedito e tutti i giorni andavo ad elemosinare per portare a casa quei quindici, venti euro, che lui prendeva. Negli ultimi tempi poi lui e la madre hanno iniziato anche a picchiarmi». Gli agenti dello Spe, dopo aver fatto una colletta e comprato un telefonino a Veronica, hanno provveduto a trovargli una sistemazione, di concerto col Tribunale per i Minorenni, in una struttura protetta. Subito dopo hanno proceduto all’identificazione delle persone coinvolte e alla denuncia all’Autorità Giudiziaria per il reato di percosse e maltrattamento. Oggi la «sposa bambina», è finalmente libera.
Come avete appena letto, la cultura rom è basata da sempre, da un maschilismo spietato e crudele che và combattuto e sradicato ovunque dove avviene, in questo caso di natura rom, ma in qualsiasi altra cultura và annientato.
Loving, Bob

26 giugno 2013

da Bob

Anche questo articolo é di oggi...
Ditemi voi che figura facciamo sul palcoscenico internazionale... "Una borseggiatrice di 17 anni e una complice 11enne, provenienti dall'insediamento di Tor San Lorenzo, entrano in azione in via dei Fori Imperiali, dove frotte di turisti si spostano da una parte all'altra della strada ammaliati dall'estesa area archeologica a cui il Colosseo fa da cornice. Avvistata la preda designata, si avvicinano silenziose e guardinghe: una controlla tutto intorno, l'altra allunga le mani nel borsello di un turista ucraino sfilandogli il portafogli.
Non potevano certo sapere che le loro gesta erano state catturate dall'obiettivo di un cittadino mescolato tra la folla di vacanzieri che dopo essersi accorto di quanto stava accadendo ha avvisato il 112. Intanto ha deciso di documentare le due borseggiatrici all'opera. Mentre queste stavano per entrare nuovamente in azione, i carabinieri del nucleo radiomobile di Roma gli sono piombati addosso. Durante la perquisizione, le nomadi sono state trovate in possesso, oltre che della refurtiva dell'ultimo colpo, 2.000 euro in contanti, 500 dollari Usa e 5.600 grivna ucraini, interamente recuperata e restituita al turista ucraino, di altri 400 euro e 900 dollari Usa provento di furti ai danni di persone tuttora in corso di identificazione. Per la 17enne, in stato di gravidanza, è scattata la denuncia con l'accusa di furto con destrezza continuato in concorso. La sua collega 11enne, per legge non imputabile, è stata affidata ai genitori...Come vedete gli uomini rom, non ci sono ma non vi preoccupate quel denaro illecito sapranno spenderlo bene grazie agli "sforzi" femminili... dico solo che non si può vivere rubando, tutto qui.

26 giugno 2013

da Rarity

Bob hai ragione!Il maschilismo va annientato!

26 giugno 2013

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