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da Bob Auanagana

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da Passionenera

Se si pubblica su internet ci si devono aspettare anche delle critiche, se non le accetti, mi spiace, vuol dire che non accetti un parere diverso dal tuo. Sono tutti consigli giusti, non dico di no, ma non sono riscontrabili nella realtà. Conosco gente, e tanta gente che è morta di cancro eppure conduceva una vita sana.

Ci si salva al 100% se preso in tempo, ma in quanti casi un tumore viene preso in tempo? La prevenzione aiuta ma se ti deve venire ti viene comunque. E' destino, ed i medici possono dire tutto quello che vogliono.

7 dicembre 2013

da Anonimo

a proposito di tumori.per anni gli scienziati "ufficiali" o semplicemente ciechi, quelli al servizio dei poteri forti, degli imprenditori, della politica, quelli contigui ai sistemi criminali, hanno negato che l'immane concentrazione di rifiuti tossico-nocivi e pericolosi sversati illecitamente sul territorio campano fosse una causa o almeno una concausa dell'incremento del rischio di sviluppare patologie tumorali.nel 2004 la prestigiosa rivista "the lancet oncology" pubblicava un articolo nel quale venivano richiamati numerosi studi che collegavano la presenza di inceneritori all'incremento delle patologie tumorali e, più specificamente, l'aumento dell'incidenza dei tumori nel "triangolo della morte" veniva ricondotto in maniera decisa del fenomeno dello sversamento illecito di rifiuti, mai stroncato dalle istituzioni.cosi il registro tumori della asl na4(terra di particolare devastazione ambientale, per ciò stesso definita -in relazione al territorio di acerra, marigliano,nola:triangolo della morte")riscontrava già allora dei tassi di incidenza delle malattie tumorali più elevati in quella zona rispetto alle medie regionali e nazionali, soprattutto in riferimento al cancro al fegato, alla leucemia ed al linfoma.lo studioso si pronunciava in maniera netta ed affermativa sul collegamento tra il livello di inquinamento dovuto alle discariche abusive ed il livello elevato di decessi per cancro.altri studiosi di fama internazionale si battono da anni per stracciare il livello di omissioni e balle che nella comunità scientifica, nelle istituzioni e nei media viene ripetutamente inspessito.si è osservato come studi anche studi ufficiali, tra il dire e il non dire, lasciano trasparire alcune verità indicative :lo "studio bertolaso " del 2007 delinea una mappa regionale con la quale è possibile evidenziare come comuni campani a maggior presenza di aree verdi che si sviluppano lungo l'asse mediano siano quelli maggiormente colpiti dal cancro e da malformazioni neonatali e si potrebbe dire ancora tanto.questo problema interessa tutta la campania e ne stanno pagando le conseguenze con la vita persone che non hanno colpe, questa è la causa principale di tumore e di morte in campania.e lo stato non se ne frega nulla un ministro ha affermato che non è vero nulla e che a napoli il tumore è maggiore perchè i napoletani mangiano tanto cioè c'è un assoluta indifferenza

8 dicembre 2013 - Caserta

da Passione

Io infatti penso proprio che mio padre abbia preso il cancro a Taranto, rimase a Taranto per due anni, era marinaio, e chissà quante sostanze tossiche sono entrate nel suo corpo a causa dell'Ilva, per esplodere tanti anni dopo.
Ovviamente tutti negano, ma il mio sospetto nasce dal fatto che anche mio zio, che fece la marina con mio padre è morto a causa del cancro, e sono morti a distanza di sei mesi l'uno dall'altro.

Lo riscrivo, la cura contro il cancro c'è, io sto solo aspettando che qualcuno si degni di tirarla fuori.

Perché la cura De Bella, è stata considerata inefficace?

Roberta Tagliani, di Modena, aveva tre tumori, e grazie alla cura De Bella sono scomparsi.

Meditate gente meditate

14 dicembre 2013

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