Indifferenza: lettera ad una donna bellissima quanto durissima per i suoi silenzi resi, anche dopo aver ricevuto molte appassionate lettere d'amore, questo è il mio triste epilogo, questa è la fine d'un sogno.
Che grande male mai dovrò mai averti fatto in questa o in un?altra vita, che cosa avrò commesso di così grave dimmi per meritare sì tanta indifferenza, che cosa per aver di ritorno un silenzio così profondo. Non nemmeno un tuo anche se duro pensiero mi è tornato, non una anche solitaria parola, niente di te potrò portare sulle dolci colline del mio amore se non questa passione che tende ad un unico scopo, questa specie di amore che non vuole essere felice, vuole bruciare e soffrire e distruggere, è fiamma e non può morire prima di aver divorato sin l?ultima cosa che possa raggiungere. Vedi chi ama come soltanto si dovrebbe amare, diventa poeta ed eroe per un sorriso, per un cenno, per una parola di colei che ama, e se anche le sue poesie non sono belle, tuttavia sono appassionate e piene d?amore.
E? evidente che alcuna delle mie passate parole t?abbiano mai sfiorato o mio dolce tormento, è evidente che tu non sia riuscita a coglierne nessuna. E? evidente che sei sempre rimasta sulla prima riga di ogni mia lettera, perché se solo ti fosti sporta, se solo ti fosti sporta anche leggermente o suadente fanciulla, saresti stata inesorabilmente travolta e trasportata in posti sai dove credo tu non sia mai stata. La forza e la profondità delle parole che si leggono, concedono, e sono, indipendentemente dalle mani che le scrivono: me è evidente che tu non potrai mai dire niente.
E mentre cerco faticosamente di ricomporre i pezzi di questo stralcio di vita appellandomi alle mie rimaste forze, mentre m?arrampico nei giorni che si susseguono maledettamente vuoti ostentando espressioni normali, nella loro solitudine mestamente vado alla ricerca dei motivi di questi tuoi assordanti silenzi senza però trovare nulla, niente che possa in qualche modo giustificare una nemmeno tua sola risposta. Capii sin dalla prima lettera che non sarei mai potuto essere motivo anche del più piccolo dei tuoi pensieri, ma desideravo almeno che tu scorgessi da lontano l?infinito di questo mio sentimento, sarebbe bastato che tu ne percepissi almeno un frammento per udire il mio tormento. Ma più cercavo e scrivevo parole, più di rimando restituivi indifferenze: indifferenze sai pesanti come la morte.
Non temere non ti diverrò assillante ancor più di quanto non lo sia stato sin d?ora. Sarò ora un quieto mare nel qual cullare speranze vane, ora divamperò somma tempesta accesa d?un estremo dolore, si somma d? udir nel franger dell?onde sconvolte da venti possenti, distinti strazianti lamenti imprigionati dagli elementi di una realtà che mai sarà. Ti prego però non ti curar di questo male, lo so che non lo potresti fare. Mi chiedo, non so, sarn state forse le mie astruse parole a darti l?impressione d?una bizzarra persona, forse il mio aspetto trasandato e foriero di?una età che s?annuncia più vecchia di quella del tempo che ha vissuto, forse in me non vedi che qualcuno da accondiscendere e sopportare nel crogiolo del lavoro, forse che i miei occhi non rimandan che cupi bagliori ma Dio, se sapessi la luce c?ò dentro.
E ora ti lascio ritornar nella dimensione normale lontano da queste sconquassate parole, da questa persona dall?aspetto sin troppo banale per pensar d?agitarti teneri fermenti, ma ti prego di badar o mio celeste tormento di non provar compassione alcuna, di quella non ne abbisogno. I forti sai crescono in solitudine, mentre in solitudine i deboli perdono sempre più vigore. Aimè ecco ordunque giungere l?ora: raccoglierò la dignità e la forza che mi conviene e troverò la via per attraversare questa transizione dove per poco ho perso tutto, dove per caso ho trovato una fiamma che brucerà per sempre in me.
Non so se questi miei pensieri ti saranno giunti profondi, non so, ma sai spero tanto che ti toccheranno il cuore non perché miei ma per la loro infinità. E se nel scoprirli dovessi anche per un solo momento avvertir una sorta di calore, o se una sola lacrima dovesse intimamente accennarsi anche senza completamente compirsi, allora sai sarò pago e potrò vivere fin oltre la fine dei miei giorni conservando questa certezza: avrò una piccola emozione che per sempre mi parlerà di te.
27 luglio 2004 - Pordenone
Categoria: Amore impossibile