Piove. Sono in questa stanza con i miei ricordi che mi assalgano, e l?unico pensiero e ricordo è rivolto a lei... stò male! Il dolore è iniziato quel giorno a scuola. Ero in classe con Alessandra come compagna di banco, ad un certo punto arriva la sua mamma si sentiva un po? stanca ed era venuta a prenderla. Due ore dopo, bussano alla porta della nostra aula.. era la bidella.
Aveva una faccia triste ma noi pensavamo che l?esami ci fossero più tardi o altre cose riguardanti la scuola, invece no!
La bidella disse alla professoressa: ?Alessandra se n?è andata per sempre, deve togliere il suo nome dall?elenco? sapevo in che modo se n?era andato... lei aveva un tumore alla testa e se n?è andata per sempre voleva dire che era morta! Un nodo alla gola, e poi un lungo pianto... tutti mi chiesero perché piangevo allora mi alzai in piedi e dissi ?Alessandra soffriva di un tumore alla testa ed è morta!?altre ragazze seguirono il mio pianto, altre ancora rimasero pietrificate e i ragazzi come di incanto fecero silenzio e si misero a testa bassa a riflettere.
Io non volevo!! Chiamai il mio babbo al lavoro e in lacrime gli dissi di venirmi a prendere che Alessandra era morta io meno di 10 minuti il mio babbo era lì e andammo all?ospedale. Da quella piccola finestra a vetro vidi lei, non rideva, scherzava non faceva niente di niente! La rabbia dentro di me cresceva e le domande che mi ponevo non trovavano una risposta. Perché lei? Perché questa ragazza che non ha mai fatto male a nessuno?! Mi decisi entrai dentro la stanza, mi voltai e c?era la sua famiglia in lacrime. La sua sorella mi abbraccio e mi disse ? prima di morire Alessandra mi ha detto di dirti che ti vuole un bene immenso e che non ti scorderà mai per nulla al mondo!?il mio pianto si fece ancora più forte... mi avvicinai al letto su cui era sdraiata e rimasi a fissarla per un po? e dopo scoppiai in una risata al ricordare tutto ciò che avevamo passato insieme nell?ultime 2 settimane.
Faceva la chemioterapia ma non bastava oramai il tumore si era troppo dilatato per fermalo, ma i suoi provarono anche questa pur di tenerla in vita. Aveva perso tutti i capelli, ma io gli stavo sempre vicina ugualmente sapevo che un giorno non ci sarebbe più stata e mi domandavo dopo chi sarà il mio mito quando tu non ci sarai più? E lei ?sarò sempre io perché anche se non ci sono di presenza ci sono nel tuo cuore!?.
Quelle settimane furono le più belle in assoluto risate e tutto ci faceva smettere di pensare alla malattia... ma adesso era diverso, mi trovavo a piangere al suo letto.
Due giorni dopo ci fu il funerale c?erano tantissime persone tutte le classi parenti, quasi tutta la scala. La mamma di Alessandra mi chiese se facevo un discorso in suo onore per ricordarla. Andai al microfono e con una foto in mano di quando eravamo piccole dissi ?in questa foto ci tenevamo per mano e così è stato per 14 anni; litigi, risate e scherzi erano all?ordine del giorno. Mi mancherà tanto... le sue risate, le sue parole e tante altre cose mi ricordo un sera in particolare lei aveva già questa malattia eravamo sdraiate su prato e lei mi disse ?forse Gabrio un giorno mi considererà?? e gli feci ?certo!? e lei ?e te?? Te mi considererai per sempre?? e io gli dissi ?per sempre! e te sarai sempre la mia amica?? e lei con gli occhi lucidi mi rispose ?che mondo sarebbe senza la nostra amicizia? non ci sarebbe il mondo!? ci abbracciamo e ci rimettemmo a guardare le stelle fantasticando. Chi non la conosceva la giudicava come una musona o come una perdente, ma io e la sua famiglia che la conoscevamo non era così era fantastica! adesso che non c?è più l?unica cosa a che penso è che accanto a me non ci sarà più la mia metà! e voi che state ascoltando le mie parole e che avete spesso giudicato lei o ciò che faceva domandatevi ma che persona sono? Non vi siete mai interessati alla sua salute o altro! comunque e con questo finisco dico 2 parole a Alessandra grazie per avermi aiutato, grazie di essere stata la mia migliore amica, grazie di tutto ti voglio bene!? andai a sedermi accanto al mio babbo e la sorella di Alessandra. Dopo di me salì al microfono Gabrio e disse proprio 3 parole disse ?mi dispiace di non averti conosciuto prima?.
Adesso quando guardo il telefono mi viene da comporre il suo numero per chiedergli come stai oppure se viene a casa mia. È tutto finito! A volte le persone a cui tieni di più se ne vanno senza spiegazioni lasciandoti rimorsi sul perché di ciò! Ogni giorno vado li al cimitero e gli racconto ciò che faccio e le mie emozioni. L?ultimo giorno che l?ho vista era in ospedale, io parlavo a ruota libera, sperando che un giorno si sarebbe alzata dicendomi sono guarita.
9 dicembre 2004 - Arezzo
Categoria: Drammatiche