Oggi mi sono reso conto che sono veramente solo, completamente. Ho 20 anni, non è possibile che passi l'estate senza neanche un amico, passando le giornate a casa oppure uscendo per andare in qualche negozio tanto per passare la giornata.

Mi sono sempre rifiutato di farlo, ma ora inizio veramente a pensare che forse ci siano persone che sono destinate ad essere sole, che per qualche motivo debbano scontare questa pena.

Questo fatalismo mi ha preso dopo l'ultima delusione: ho conosciuto un ragazzo quest'estate e abbiamo passato un mese sempre insieme, tutti i giorni, ho pensato: "ho trovato un povero diavolo come me".. Poi finita l'estate basta, stop, non si è fatto più sentire, ho dovuto chiamarlo io nel corso di tutti questi mesi, stava al telefono, parlava e scherzava con me, ma lui non chiamava mai. Ho deciso di non chiamarlo più e di aspettare che lo facesse lui ma niente; dopo 5 mesi l'ho chiamato io e lui come se non fosse successo nulla.

Capite? Se io non lo cerco per lui va bene lo stesso, fa volentieri a meno di me e abitiamo pure vicini! Gli ho chiesto spiegazioni, mi ha detto che si comporta così con tutti e io gli ho risposto che non ha senso un comportamento del genere.

Niente, niente di niente. Poco fa gli ho chiesto "Ciao, che fai oggi?" e lui "Sono in montagna." Neanche un saluto, neanche chiedermi come sto, che programmi ho io per oggi. NON GLIENE FREGA NULLA.

E così fanno più o meno tutti con me, è una cosa assurda che non so spiegarmi. Perchè non è che quando mi vedo con loro me lo fanno notare o capire, ma ridono e scherzano, si divertono ma poi si dimenticano di me.

Assurdo, non ho altri aggettivi.

18 giugno 2005

Categoria: Solitudine