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da la tua stella per ns angelo biondo

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da Federica

Ieri Ale mi ha detto di aver aperto questa pagina. Scusami, Diego, ma ci ho messo un po? a catalizzare e scrivere. Cosa mi giustifico a fare, lo sai come sono fatta. Alessandra è una delle mie più care amiche, e Diego era un caro amico e compagno di scuola. Quando hai qualcuno accanto, ti sembra sempre che questo qualcuno ci sarà per sempre e sia immortale. Ma, come ha scritto Francy, Diego sembrava immortale veramente. Non so perché queste cose accadano, non so se c?è un filo a noi invisibile che lega gli eventi che ci stanno accadendo, so solo qual è la cosa che fa più male in questi momenti: sentirsi soli. Dicevamo sempre di essere ?una grande famiglia allargata?. La morte di Diego, improvvisa, ci ha svuotati delle nostre speranze, della nostra voglia di vivere e forse anche delle nostre credenze. Diego si è portato via il fantastico mondo di armonia e tranquillità in cui noi tutti vivevamo, ma soprattutto ha portato via con sé un meraviglioso mondo di emozioni e sorrisi, di gioie e dolori condivisi, di facce corrucciate e facce sorridenti, ma anche l?amico che aveva sempre una parola che ti riempiva il cuore e l?allegria giovanile che spereresti eterna, ci ha lasciati in un mondo di lacrime che corrodono la pelle e fermano il cuore.
Non credo di aver mai detto a Diego ?ti voglio bene?, come forse molti di noi. Non che non gliene volessi, eh, solo che non ce n?era bisogno. Che motivo? Tanto domani lui avrà un problema, io lo aiuterò e che gli voglio bene lo capirà. Questo pensavo. Ora mi pento di non averglielo mai detto. L?ho detto in chiesa. Ma tu non potevi più sentirmi. Ho lasciato un brandello di cuore in te. E immagino che sia solo il primo grande dolore che la vita mi riserverà. Ti auguro di avere sempre il vento in poppa, che il sole risplenda sul tuo viso, e che il vento ti porti in alto, in alto a danzare con le stelle..

19 settembre 2005

da Andrea

Onore al Grande Sabba.
Cito Charlie Chaplin appiccico qui quello che era il motto di vita di Diego. Pensiamoci.
?Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi. Fai cosa ti dice al cuore... ciò che vuoi... una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi: canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.?
Applausi struscianti per Diego. E? chapeau!!

19 settembre 2005

da il suo mister

Diego era arrogante, sensibile, indisciplinato, incostante e doveva imparare a star zitto. Fin da bambino aveva un sogno: la serie A con la maglia bianconera. Aveva un cuore che batteva un po? troppo velocemente e lui di certo non lo aiutava. Era un cuore da campione. Ha patito lutti e anche qualche problema famigliare ma non ha mai saltato un allenamento. Correva più veloce di tutti e aveva due polmoni grandi così. Ha sofferto per la sua causa, si è rotto un braccio, tibia e perone due volte, ha avuto problemi ai legamenti, muscoli infiammati e si è frantumato interamente un ginocchio. Ma mai niente lo ha scoraggiato.
Diego non aveva la fascia di capitano perché faceva tanti goal, era lui a portarla perché passava sempre la palla ai compagni.

Ps. Nel corso di una festa mi ha presentato ?la sua stella?. La cosa divertente è che non la chiamava ?la mia stella? nel privato, la presentava proprio come ?la mia stella?. Ho sorriso a vedere quello sbruffone così innamorato e rispettoso di quella ragazza dal sorriso magnetico.

19 settembre 2005

da Chiara

Fatevelo dire da una che il Sab l?ha conosciuto all?età di sei anni in prima elementare. Una che quindi l?ha conosciuto per dodici anni. A quest?ora è già in cielo a snowboardare tra le stelle e dribblarle col pallone. Se la sballa, ci guarda e ride di noi. Sicuramente, conoscendolo, lo fa, ed è preoccupato per noi. Spera ci passi in fretta e torneremo presto a sorridere.
Lieta di averti conosciuto, Diego. Lieta davvero. Mi hai reso viva.

19 settembre 2005

da Federico

Io e Diego abbiamo dato la patente insieme, i quiz mi facevano impazzire. Ne ho parlato con lui. La sua risposta è stata ?nessun quiz è in grado di farmi impazzire, io faccio impazzire i quiz?. Verissimo. Penso che questa frase riassuma a pieno il suo essere. Ci mancherai, Diego.

19 settembre 2005

da Alessandra

Io sono Ale, quella di Cecina [o almeno spero che così ti abbia detto la scema della tua fidanzata!!] quella che dovevate venire a trovare nel viaggio a Firenze, quella di cui hai anche scritto una volta su un vecchio quaderno dicendo che ho una sorella col nome di un cane, e che mi inventavo di doverle fare da mangiare mentre chattavo con te. Scrivevi di verde acqua, Ale dice che è tamarro, ma io penso che invece quel colore ti rappresenti davvero. Non ti ho mai conosciuto in carne ed ossa, ma ho come osservato e presagito [anche se è impossibile perchè sei imprevedibile!!] le tue mosse con quella papera di Ale. Col nick che definivi ridicolo!! ahaha. Beh, niente. Ale mi ha parlato cosìtanto di te che potrei quasi dire di averti sentito qualche volta, come un ragazzo che comunque conoscevo, in fondo, anche se per mano d'altri! Sei bello, questo bisogna dirlo, come se non te lo avessero detto già altre secondine [beh, io sono comunque passata in terza].
Mi hai chiamato bella donzella, e so che seo galantuomo, lo rileggo anche per opera dei tuoi amici, e comunque da un tipo così pazzo [SI, PAZZO, AD ALE HO SEMPRE DETTO CHE SEI PAZZO, CHE VI SARESTE SPOSATI E AVRETE AVUTO DEI FIGLI] non ci si potrebbe aspettare sgarberie. Hai fatto danni e combinato ca**ate, hai avanzato eccessi e riempito con un sorriso il cuore della gente che ti circondava. Ripeto, non ti ho mai conosciuto, ma le prove stanno qui, guarda quanti stanno scrivendo di te, e loro ti sono amici, loro sono stati con te e ti hanno sentito e toccato. Io no, e sto dilugandomi anche troppo per l'effettivo ruolo che rivesto. Ma mi piace parlare di te, Ale dice di vederti vivo attraverso le nostre parole, e allora più ho da ricordare e più aggiungo.
Hai lasciato delle stelle favolose lì ad osservarti in lacrime.
Ma io penso che con Sabba nel cuore si sorrida.
L'ho già detto e lo ripeto
- hai fatto ridere anche me, anche quando non lo sapevi, anche quando la chat delle donne per te era solo una perdita di tempo, e anche quando non sapevi della mia esistenze -

Sorrideranno tutti con te nel cuore.
Sei bellissimo,
con dovuta ammirazione,
l'Ale dallo strano nickname
MaKeBottaC'hAi

ps. Abbraccio Ale.
E saluto tutti voi che avete scritto qui, perchè siete stupendi dal primo all'ultimo.

19 settembre 2005

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