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da Sere per soli
La solitudine non esiste: una persona sola è uno che chiude alla vita il proprio cuore per lasciarlo scivolare nella sofferenza.
Combattere la solitudine non vuol dire perdersi in desideri, perché saranno solo illusioni.
Combattere la solitudine non vuol dire piangere di fronte agli occhi della gente, perché quello che proveranno poi per te non sarà amicizia: sarà pena.
Combattere la solitudine non vuol dire cercare qualcuno al quale attaccarsi facendosene una ragione di vita, perché ti trasformerà in un animaletto che ha bisogno del suo padrone, e ne dipenderai.
Combattere la solitudine non vuol dire cercare di assomigliare agli altri per venire accettato, perché poi né loro né te vi riconoscerete più. E la vera amicizia non ti stacca dalla tua personalità, ti vuole per come sei.
Combattere la solitudine vuol dire solo una cosa: aprire il proprio cuore al mondo, sentirne la vita, e così capire che è meravigliosa e sta dappertutto.
Se sapremo farlo, non avremo bisogno di nessuno se non di noi stessi. E inizieremo a riconoscerci per come siamo, a riconoscere anche le altre persone, e a stringere una vera amicizia, fatta non di dipendenza ma di sincerità.
Lasciarsi sconfiggere dalla solitudine significa non voler sentire la vita, racchiudersi in se stessi. Ed è così che si inizia ad insultarla, poiché non la si conosce... e pur di non conoscerla, impedirle di entrare in noi. Con la morte.
Non fatelo, siate forti, combattete la solitudine che vi siete creati: basta poco, basta non pensare all'esistenza della parola solo, e aprirsi. Nessuno è solo, c'è un'infinità di vita che ci attornia. Ascoltatela, come ho fatto io e come faccio sempre.
12 febbraio 2006 - Belluno
Categoria: Solitudine
da Sabry
E' bellissimo quello che hai scritto.
E' tutto vero.
Grazie Sere
12 febbraio 2006
da lupo famelico
la solitudine significa riuscire ad ascoltare il vento, e non aver nessuno a cui raccontarlo
sono piu o meno in accordo con le tue premesse anche se traggo consclusioni diverse. di certo è melgio del solito piagnisteo che gira qui.
Io ritengo che essere soli, davvero soli (che non significa non avere nessuno che ti manda sms, il che è una cosa molto positiva)sia una cosa da godere, un piacere
per poter ammirare, la bellezza di qualcosa bisogna guardarla da fuori ecco perchè il mare è assai piu' bello visto dalla spiaggia.
Star soli vuo dire star star soli con noi stessi; se uno non ci sta bene vuol dire che... , mi pare ovvio, se non si sopporta neppure lui.
Mi piace chi sta solo, anzi solo chi sta solo, ma a patto che sia lui a deciderlo e non gli altri.
13 febbraio 2006
da Rino
Hai ragione a dir4e questo, però nel mio caso ci sono persone avendo carattere un pò meno forte, che non riescono ad affrontare poi il presente e quindi si chiudono in se stesso venendo abbracciati dalla cosidettà SOLITUDINE, e per questo quelle persone devono essere aiutati ancora una volta ad aprire gli occhi e continuare a vedere cosa c'è veramente sulla propria strada, che sia una cosa bella oppure una cosa brutta, basta ricordare sempre queste parole: LA VITA è 1 GIORNO IN PIù...
13 febbraio 2006
da Fabrizio
Sere, il nostro ormai è un dibattito filosofico :) E' giustissimo che non ci si deve adattare agli altri per trovare amici. Ed è vero che la solitudine è chiudersi in noi stessi. Però è troppo semplicistico dire che abbiamo un'infinità intorno a noi...Sere pensa a chi ha sofferto tanto, per la famiglia, per amore, per amicizia. Chi ha sofferto non può subito aprirsi al mondo, ha prima bisogno di un passaggio intermedio : questo passaggio è il ricevere affetto. L'affetto che riceve gli fa trovare fiducia in se stesso, fiducia nel mondo, e lo spinge a cercare nuovo affetto, sapendo che nessuno gli toglierà l'affetto che ha appena ricevuto. E soprattutto sapendo che, se ha una persona che gli dona affetto, può trovarne altre che gli doneranno affetto. Questo gli fa ritrovare fiducia nel mondo, è un pensiero stupendamente felice! Ecco perchè sono ultra d'accordo sul fatto che possiamo sconfiggere la solitudine, e mi impegno tanto su questo sito per offrire a chi è solo questa gioiosa speranza, però ti prego Sere, non dimenticarti che se vuoi che una persona segua le tue parole e sia felice, prima devi dimostrarle che le vuoi bene! Le persone sole come me hanno bisogno di affetto prima che dei consigli, non dimenticarlo è molto importante! Ci mettiamo davanti a un computer non perchè vogliamo essere felici, ma perchè abbiamo bisogno di affetto e il mondo fuori non ce ne offre! Se riceviamo affetto qui, davanti a un computer, pian piano riusciremo a cercare affetto anche fuori, sai perchè? Perchè, grazie a chi ci ha donato affetto qui, avremo di nuovo fiducia nelle persone che compongono il mondo fuori! Però la nostra uscita della solitudine non può prescindere dal ricevere affetto prima...donateci affetto e ve ne saremo grati, per ogni libbra d'affetto che ci donorete ve ne doneremo due libbre!
13 febbraio 2006
da Fantasia
La solitudine esiste: una persona sola è uno che apre alla vita il proprio cuore perché sia accolto, e ne riceve in cambio sofferenza.
Combattere la solitudine vuol dire cercare di amare i propri desideri, sperando che non sfumino in illusioni.
Combattere la solitudine non vuol dire piangere di fronte agli occhi della gente perché quello che la gente prova, è insignificante, di qualunque sentimento si tratti.
Combattere la solitudine non vuol dire cercare qualcuno al quale attaccarsi facendosene una ragione di vita, perché l'unica ragione che si ha per vivere, è essere pronti a morire con dignità.
Combattere la solitudine non vuol dire cercare di assomigliare agli altri per venire accettato, perché nessuno in questo mondo è migliore di chiunque altro. E la vera amicizia non esiste, e non ti vuole né per come sei, né per come vorresti essere per sentirti amato.
Combattere la solitudine vuol dire solo una cosa: rendersi conto della propria condizione umana ed accettarla, sentirne la vita, e così capire che è la peggiore disgrazia che possa capitare ad un essere umano che sia dotato di una forma almeno mediocre di consapevolezza ed autocoscienza.
Se sapremo farlo, non avremo bisogno di nessuno se non di noi stessi. E inizieremo a riconoscerci per come siamo, a riconoscere anche le altre persone, e smettere di compatire noi stessi e gli ltri con cui dividiamo la medesima sorte.
Lasciarsi sconfiggere dalla solitudine significa non voler capire che la realtà è fatta di silenzio, e che quello che ci sconfigge, altro non è che la nostra intima essenza.
Ed è così che si inizia a non insultarla più, poiché quando la si conosce la si accetta per quello che è: lo stato naturale dell'essere umano, che tende al solo epilogo comune per tutti: la morte.
Fatelo, siate forti, non combattete la vostra umanità: è la sola realtà che vi resta: basta poco, basta non pensare all'esistenza della parola solo, e prenderne coscienza. Tutti siamo soli, c'è un'infinità di vita che ci attornia, e per la quale siamo perfettamente indifferenti.
Ascoltatela, come ho fatto io e come faccio sempre: non cambierà nulla. E rinoverete così la Vostra condizione consapevolmente umana.
14 febbraio 2006
da Zyon
Bellissime le tue parole Sere; sono frasi che meritano una riflessione almeno da parte mia, in mezzo a tutta la banalità sul tema che non da mai un aiuto concreto..
Grazie!
Marco
14 febbraio 2006
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