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da sabisse per indimenticabile

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da Alias

Adesso forse quella ossessiva sono io..ma non avevo finito di scriverti, forse mi hai riposto e non l'hanno ancora pubblicata, comunque..
Ti parlo di mia madre.
Da bambina amavo lei e papa' allo stesso modo. Mio padre aveva un lavoro importante ed era spesso all'estero per lavoro, anche per mesi, quindi ovviamente stavo piu' spesso con mia mamma, che non lavorava e si prendeva cura di me e mia sorella, maggiore di me di 3 anni.
I problemi fra di loro sono cominciati che mio padre non si era ancora ammalato, ma mia mamma si sentiva senza grandi alternative e non si sono separati, anche per noi bambine, a quanto dice.
Poi mio padre si ammalo', e mia madre si senti' in trappola.
Per 10 anni ha dovuto accudire un uomo di cui non era piu' innamorata e che giorno dopo giorno diventava sempre piu' bisognoso di cure, come un bambino.
Non lo poteva lasciare perche' sarebbe stata additata come un mostro, e poi come avrebbe fatto con le figlie, che nel frattempo erano diventate 3?
La pensione di invalidita' di mio padre ci ha permesso fino ad oggi di vivere piu' che dignitosamente..mi posso permettere di dire che mi ha pagato l'Universita' anche dall'Aldila'!!
Lo ammetto, mio padre avra' fatto i suoi sbagli nella Vita, le colpe in una coppia sono 50/50..pero' mia mamma non doveva permettersi di mettermi contro di lui.
Perche' e' quello che ha fatto, purtroppo.
Mi ha messo contro mio padre. Parlandomi male di lui, diminuendolo ai miei occhi, giorno dopo giorno, anno dopo anno..io, una bambina..ho creduto alla mia mamma, finche' lui e' morto.
Lui non mi ha mai parlato male di mia madre, mai una volta. Non era nel suo carattere.
Dopo che e' morto, i sensi di colpa.
Il comprendere tutto, il suo affetto per me, la sua grandezza di uomo, la sua solitudine. Avevo 15 anni.
Da quel giorno e' stato un sussegguirsi di punizioni autoinflitte.
C'e' stata la droga (tutto tranne l'eroina, sabisse), il rifiuto verso mia madre, l'odio, il vivere per strada, i viaggi, sulle orme di mio padre, il cercare di assomigliare al figlio maschio che mio padre avrebbe voluto.
Mia madre?
Ci avra' anche provato, a modo suo, a riprendermi..ma dopo pochi mesi dalla morte di mio padre si innamoro' follemente di un uomo e questo sentimento l'assorbi' completamente.
E poi, forse, non aveva piu' bisogno di quella complicita' che il mio sostegno le dava. E poi c'era la sorellina piu' piccola. E io ero cosi' inca**ata.
Sono passati 10 anni dalla sua morte.
Mi guardo indietro, e mi chiedo come ho fatto a finire il liceo, a sopravvivere in quel delirio. E' stato lui, ora lo so.
Ma c'e' voluto tempo per capirlo.
C'e' voluta una preghiera esaudita per guarire. Papa', intercedi per me, mandami qualcuno che si prenda cura di me.
E' arrivato A.
Il mio ragazzo.
Una persona speciale, con conoscenze sottili, un Re Mago, come lo chiamo io.
Lui mia madre la detesta. Lo posso capire.
Io per anni non le ho parlato.
Oggi va meglio. Bisogna saper perdonare.
Lo sto facendo. Io la amo moltissimo.
I suoi sbagli dipendono anche dalla famiglia in cui e' stata cresciuta.
Prego per lei, prego per me, che non commetta gli stessi errori, perche' in fondo e' mia madre e da lei ho preso tanto, nel bene e nel male.
Ha i suoi lati buoni, e' una donna molto intelligente.
A modo suo mi vuole bene.
Devo solo stare attenta e difendermi.
Ne abbiamo parlato. Lei nega, ma forse ha paura di vedere.
La vita non le e' andata come voleva. Ma forse non conosce la gratitudine.
Forse dovra' reincarnarsi ancora tante volte prima di comprendere.
Forse nella prossima vita sua madre saro' io, forse lo sono gia' stata.
Mi dispiace dipingerla cosi'.
Ho dei bei ricordi di lei, delle dolcezze di quando ero bambina, un discorso che abbiamo fatto in macchina quando avevo 6 anni..ma dopo la morte di papa' mi sono sentita trascurata, moltissimo.
Ma in fondo, se le cose sono andate cosi', e' perche' dovevo imparare qualcosa, era destino.
Amo tanto la mia mamma.
Le auguro una vita lunga e piena di salute.
La sosterro' come posso nella sua vecchiaia.
Non commettero' l'errore che ho commesso con mio padre, la lezione l'ho imparata.
Ecco, sto piangendo. Ma mi libero.
Anche a me fa ancora male parlarne.
Ma e' passato. Mio padre mi ha perdonata.
E' qui con me, sempre.
Ti scrivo ancora.
Un abbraccio

17 gennaio 2007

da sabisse

Cara Alias,
hai centrato il punto, ciò che anch'io ho sempre pensato:Stefano ha avuto tutto solo che tutto concentrato in una vita breve ma intensa.
Era bellissimo, uno dei ragazzi più belli che io abbia mai visto.Non lo dico perchè fosse mio, è una constatazione oggettiva.
Pensa che è anche capitato che ci fermassero per strada per farci i complimenti...
è stato molto fortunato anche nelle amicizie, aveva degli amici su cui poteva contare sempre.Non so se con un'altra donna sarebbe potuto essere maggiormente felice ma per l'amore che nutriva nei miei confronti credo di no.Non ha amato nessun altra all'infuori di me.Prima di consocermi era il classico donnaiolo, poi mi ha vista in un locale ed è immediatamente venuto a conoscermi.
Mi ha sempre detto di essersi innamorato di me fin dall' inizio, fin da quel 29 giugno.
E ricordo anche cosa mi ha detto quella sera, al primo brindisi insieme: "A te, che non cammini ma danzi".Le ricordo ancora quelle parole.
In quanto a te cara Alias, ho letto tutto con attenzione.Credo sia stato uno sfogo, un improvviso bisogno di parlare, di raccontare.
Penso che il tuo vivere per strada, il tuo aver provato droghe e tutto il resto sia stata una sorte di ribellione al mondo che avevi intorno.
L'importante è esserne venute fuori no?E tu ce l'hai fatta ed hai ritrovato tutta la tua stabilità.
Per quanto riguarda il c0omportamento di tua madre, beh non so cosa dire, non mi permetto di giudicare anche perchè dovrei sentire la sua opinione, la sua versione.Dici che ha cercato di metterti contro tuo padre.
Non credi che forse l'abbia fatto perchè tu ne sentissi meno la mancanza?Non è stato giusto deturpare il ricordo che tu avevi di lui ma forse il suo atteggiamento è stato fatto a fin di bene, per proteggerti.
Per proteggere una bambina di 15 anni improvvisamente diventata grande e con un peso sulle spalle da sostenere.
Se lei ti avesse descritto tuo padre come l'uomo più meraviglioso, buono,fantastico del mondo, tu ne avresti sentito ancora di più l' assenza, la mancanza.Probabilmente lei non voleva questo...probabilmente voleva solo difenderti alla meglio.Sai, ognuno ha un proprio modo di reagire di fronte alla morte, l'ho sempre detto.
Io credo che una madre, per quanto ci voglia bene, spesso non riesce a dimostrarlo nel modo in cui noi vorremmo.Non dice le parole che vorremmo sentire ma questa non necessariamente è sempre una colpa.
Anch'io non ho un buon rapporto con mia madre, ne ho già parlato ma ora sto inziando a capire tante cose.
Il suo distacco, la sua freddezza che spesso le ho rinfacciato era in realtà un modo per guardarmi da lontano, lasciandomi i miei spazi.
è come quando hai una bambina piccola che sta imparando a camminare.La lasci inciampare, cadere,piangere perchè impari a compiere i primi passi.Non la aiuti a rialzarsi, ma non la perdi di vista.Questo è ciò che mia madre ha fatto con me.
Affinchè imparassi a camminare mi è rimasta a guardare impassibile mentre cadevo, rotolavo,mi fermavo.Però so che se fossi caduta e non mi fossi riuscita a rialzare sarebbe intervenuta.O almeno mi piace pensarla cosi.
Putroppo ora non ho più tempo per scrivere anche se questa volta avrei mille cose da dire.
Mi dispiace sentirti giù cara Alias, spero che oggi tu stia meglio e se così non dovesse essere sappi che leggerò sempre ogni tuo sfogo, ogni tua parola, ogni tua riga.
Perchè ti voglio bene.

MARCO SCUSAMI MA OGGI PROPRIO NON RIESCO A RISPONDERE.LO FARò LA PROSSIMA VOLTA, STANNE CERTO.Spero tu possa capire...ti abbraccio forte forte.

18 gennaio 2007

da Alias

Mah io non credo che mia madre abbia fatto quello che ha fatto con il proposito di proteggermi, con l'obiettivo di rendermi piu' facile il distacco, certe cose non si possono "calcolare", credo..la sua non era una malattia mortale mio padre avrebbe potuto essere ancora vivo se non fossero insorte complicazioni..nn si sapeva come quando sarebbe morto..mia mamma era semplicemente una donna stanca e sola che non aveva nessuno con cui sfogarsi della sua infelicita' e l'ha fatto con noi figlie..nn avrebbe dovuto, no, ma forse non aveva alternative ed e' umano sbagliare..dal mio punto di vista se mi avesse consentito di amare liberamente mio padre non avrei avuto tutti i sensi di colpa che ho avuto, ma e' andata cosi' che ci vuoi fare..e le mie esperienze limite successive sono state estreme, si', nel male ma anche nel bene..per la serie "ho visto cose che voi umani non potete immaginare..":))))Rido:)))
E sono ancora qui. Col cervellino che "funziona":))))Rido ancora:))))

Ma cambiamo discorso: certo che potevi essere solo tu la donna che poteva renderlo felice..e l'hai fatto, l'hai riempito di Gioia..ed e' con quella Gioia in tasca che se ne va a zonzo per l'universo, il caro vecchio Ste, e con quella Gioia ti guarda e protegge sempre e sempre e sempre..mia carissima Sabisse.

Ora ti lascio..grazie davvero per aver ascoltato il mio sfogo e per avermi risposto..a presto cara, non ti preoccupare, non sono piu' triste!!
un abbraccio

19 gennaio 2007

da Anonimo

auanagana bob, mi chaiamo eleonora molto piacere.l'anonimo sopra ero io.nn mi sono firmata non perchè ho quaolcosa da nascondere, ma perchè me ne sono scordata.io non opprimo il tuo pensiero molto rabbiosamente, perchè il mondo è bello perchè è vario, per fortuna siamo libvero di avere idee e opinioni diverse. ma ripeto, ritengo assurdo ciò che hai detto:non perchè non ho fede..io credo nell'aldilà, credo in Dio, credo in un altra vita. ma non credo che una volta MORTO/A si possa tornare qui, in questa terra in nessun altra forma.forse sarebbe bello che fosse così, è bello credere in quello che ci fa piu comodo.o forse no..perchè se è come dici tu la persona che tu hai amato tanto, non la rivedrai mai piu come la persona che hai amato ma sotto una forma diversa..per esempio hai consiglio alla dolcissima sabisse di mettere al mondo un bambino così che stefano si possa "reincarnare" in lui. lei non lo vedrebbe mai come il suo ste, ma come suo figlio.e poi cosè un figlio?un giocattolino da mettere al mondo xpoter rivedere una persona defunta? non so se mi spiego, e non vorrei sembrare cruda, ma semplicemente reale.ripeto, io credo nell'aldilà, nella vita dopo la morte, in Dio..ma credo che quella vita non sarà come questa, e tanto meno non sarà su questa terra.se vorrai rispondermi ne sarà ben contenta.ciao.ELEONORA

20 gennaio 2007

da Auanagana Bob

Cara Eleonora, non hai scampo, la tua mente si é ampliata per forza, questo concetto sarà con te per sempre, sai perché?
Perché é verità, l'unica!
Ti lascio con accenni alla reincarnazione di cui il vangelo e la bibbia sono pieni!
"Chi é mio padre, chi é mia madre, tutti sono stati e sono mio padre, mia madre, mio fratello, mia sorella","chi credete che io sia?"
Chi di spada ferisce,...

20 gennaio 2007

da Alias

Ierinotte ti ho sognata, c'era anche Mariposa.
Tu eri pensierosa e avevi un accento veneto.
Dovevamo fare dei giochi di animazione, in uno dovevo fare finta di incontrarti per la strada ed abbracciarti.
L'ho fatto in maniera talmente buffa che tu ridevi da matti.
Ti voglio bene piccola Sabisse, vieni ancora nei miei sogni, ti aspetto!!
Alias

21 gennaio 2007

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