CATEGORIE
« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »
da Amon
Eccone un'altro che è costretto alla solitudine, come quel ragazzo, Paolo; ho 21 anni e non ho mai avuto nessuno a causa del mio aspetto e della mia reputazione. I miei amici, chi peima chi dopo, stanno tutti facendo "il salto", prendono una strada a me preclusa, io non posso seguirli, devo rimanere a scontare la mia pena per essere così.
Ho trascorso gli 5 anni di superiori a domandarmi "perchè io no", con l'ingenuità di un bambino mi facveo questa domanda, alla quale non ho mai trovato risposta. Mi hanno tormentato addittandomi come diverso, dicevano che era il mio destino, per alcuni non sarei nemmeno dovuto esistere.
Poi uscii da quella guerra, trascorendo gli ultimi due anni a migliorare il mio fisico e ci sono riuscito, con ottimi risultati devo dire... Ma il mio vero problema è il volto, ho fatto molte cure per problemi di acne, sacrificando molto tempo e denaro, ma se sei un mostro lo sarai sempre, almeno agli occhi di coloro che ti conoscono. Ammetto di sentirmi normale ora, ma per uno come me questo è un peccato imperdonabile, la mia croce. A causa dei miei hobby sono stato additato come diverso, emarginato, sfigato e condannato.
Sulla scia degli eventi feci un patto con qualcuno, scambiando la mia solitudine per una vita in cui avrei avuto tutti gli oggetti che volevo, grazie a due genitori amorevoli, che per me darebbero la vita.
Ma fino ad adesso sono rimasto da solo, solo una volta in 8 anni Dio mi ha concesso di assaporare la "normalità". Lo fece perchè mi amava a tal punto da fare uno strappo alla regola del destino.
Ma adesso vedo ogni giorno i miei amici allontarnarsi, raggiungere ciò che io non potrò mai avere, eppure so bene che non dovrei rattristarmi essendo questo il mio destino. MA mi fa male pensare di dover morire da solo, eppure è questo ciò che mi aspetta; e lo dimostra il fatto che per quanti sforzi io faccia, non riesco mai a raggiungere il mio obbiettivo. Quindi non mi resta che cercare una parziale soddisfazione nel portare vendetta a coloro che mi hanno spinto verso la mia solitudine. Nient'altro che questo.
29 aprile 2008
Categoria: Solitudine
da NighT
<<Quindi non mi resta che cercare una parziale soddisfazione nel portare vendetta a coloro che mi hanno spinto verso la mia solitudine. Nient'altro che questo.>>
La penso così anch'io... Per la cosa di morire solo... meglio solo che con la gente che c'è in giro... Anch'io per 3 anni di superiori me lo sono domandato... adesso sono in quarta e non mi interessa più... Ho passato il tempo da agosto a gennaio senza uscire con nessuno, ero arrivato al limite e non ce la facevo più. Questo mi ha aiutato molto e adesso non mi interessa proprio cosa pensano gli altri e nemmeno cerco di piacere ad una ragazza, o mi accetta come sono o se ne va a... Quindi per finire, pensa a solo a te stesso che non ti serve nessuno.
Ah per i soliti che criticheranno la mia risposta... :D Certe cose mi hanno portato in questa situazione (per fortuna forse, boh) quindi a mali estremi estremi rimedi e amen. Lo ripeto se le ragazze se la tirano e sono le solite superficiali me ne frego... posso anche morire da solo, alla fine ci perdo poco... :-) E poi la soddisfazione della vendetta c'è sempre... Ciau...
29 aprile 2008
da Paolo
Amico, io ti capisco, ma vorrei prendere le distanze da ciò che hai scritto...io non cerco la vendetta contro nessuno, e non devi farlo anche tu. Io sono convinto di poter uscire fuori dai miei problemi, solo che a volte mi sento troppo male e allora scrivo qui...coraggio...non pensare a fare del male agli altri, ne viene fuori solo altro male...
Coraggio...
29 aprile 2008 - Novara
da Raven
Io ho intrapreso il tuo stesso cammino, parecchio tempo fa, quasi senza accorgermene. Non credere a coloro che ti dicono che ne ricaverai solo dispiaceri: la verità è che si tratta solo di scambiare una serie di complicazioni con delle altre. E poi...diciamoci la varità... gli emarginati come noi, hanno forse qualche altra alternativa se non restare nell'ombra, e sgusciarne fuori solo per vendicarsi?
29 aprile 2008
da fe
non è l'atteggiamento migliore per risolvere il tuo problema..fregatene di quelli che ti hanno spinto verso la solitudine, e specialmente non dargliela vinta!sei tu che devi decidere se andare verso la solitudine o no!l'amicizia non si sceglie in base all'aspetto fisico ricordatelo!vuol dire che non hai ancora trovato le persone giuste per divertirti!prima o poi arriveranno momenti belli, basta essere ottimisti!!buona fortuna
29 aprile 2008
da raffaella
Ciao, dici che non sai raggiungere gli obiettivi che ti prefiggi eppure hai scritto che hai lavorato molto sul tuo aspetto fisico, quindi mi pare che tu ti stia sbagliando gli obiettivi li raggiungi eccome. Però non posso leggere quello che scrivi, come che ti senti un mostro, che morirai da solo: hai 21 anni!!!?!?!?
Senti io ne ho una decina di più di te ma sinceramente non mi importa di quante persone sarannno presenti al mio funerale, perchè sarò morta (di vecchiaia tiè!), e se sono morta che ca**o me ne fregherà??!!!!
I tuoi anni scolastici non sono stati per niente facili, ti capisco i ragazzi sanno essere veramente meschini, io pure alle medie ero un bersaglio facile: timida, impacciata un pò goffa, senza jeans firmati (ero da lebbrosario solo perchè i miei non spendevano mezzo stipendio per vestire firmati me e mio fratello). Alle volte c'è ancora, può sembrare ridicolo lo so ma certe cose rimangono, dicevo che alle volte sento ancora in me la 13enne di allora, un pò insicura e goffa, ma il tempo passa il rancore verso chi mi ha fatto del male anche. Certo quando ne incontro qualcuno per la strada un bel calcio negli stinchi mi piacerebbe darglielo, ma non ho più 13 anni. Poi c'era il fatto che i miei erano severissimi, mi han fatto crescere sotto una campana di vetro e questo è stato di tutt'altro che d'aiuto. Vuoi sapere la verità: la prima volta che ho baciato un ragazzo avevo 20 anni, le mie coetanee ci facevano ben altro, avevo il complesso del mostro di lochness. Ma il senso è che le insicurezze piano piano lasciano il posto alla stima e al rispetto verso se stessi. Perchè ho scoperto lavorando e trovando amici nuovi, che non ero un'idiota come mi dicevano quei ragazzini, ma che ero molto brava ed organizzata nei miei lavori, ho scoperto con i nuovi amici che sono simpatica e di compagnia, a loro piace la mia compagnia, e spesso racconto qualche episodio sulla mia imbranataggine acuta e insieme ci si ride su e ridere in compagnia è una delle cose più belle. Si migliora, non solo esteticamente, ma ci si rende conto delle risorse che ci sono dentro e i difetti che rimangono si impara ad accettarli anche perchè da li non si schiodano! e si impara a riderci su e a non dargli tanta importanza. Se tu ti vendichi (e potrei anche capirti qua lo dico e qua lo nego) di chi ti ha condannato alla solitudine dopo ti senti meglio? La vendetta ti fa apparire per magia nuovi amici? Invece di pensare a ste sciocchezze, pensa alla persona che sei, a quello che sei diventato un ragazzo in gamba e cerca nuove amicizie perchè a me tra i 21 e i 25 anni tanto per dirne una son successe un sacco di cose, tutti i fidanzati che non avevo avuto prima, beh ho avuto gran belle sorprese, quindi buttati e non dire mai più che rimarrai solo a vita, lo potrai dire a 80 anni, ma ne parleremo allora, ciao
29 aprile 2008
da Pollo Fifo
L'amore per noi non che uno spettacolo televisivo... possiamo solo assistere alla gioia degli altri senza prendervi parte.
29 aprile 2008
« Indietro - Pagina 1 di 2 - Avanti »
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938