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da diablo per tutti i ragazzi

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da Luisella

...grazie..

16 febbraio 2010 - Treviso

da diablo

non occorre che mi ringrazi.. sai benissimo che l'amicizia supera ogni ostacolo, grazie a te..

25 febbraio 2010

da melissa

Caro diablo,

ormai ci conosciamo da tempo, quasi quattro anni, siamo abbastanza amici, ma ancora ho l’impressione di non sapere qualcosa di te, qualcosa di importante. Sarò breve, ma spero di riuscire a comunicarti ciò che è in mia intenzione.
Ho deciso di scriverti, ma non credo te le invierò questa lettera, oppure si… ancora devo decidere, ma sappi che lo faccio per lasciarti una testimonianza, per dirti nel modo che preferisco che ti voglio bene, e che puoi contare su di me, come amica. A volte ti comporti in modo strano, parli come se fossi solo, non riesco a capire perché lo fai, ci sono tante persone che ti vogliono bene, eppure ti rifugi in quel mondo fantastico, dove tutto è più bello e sorridente, ma pur sempre un mondo inesistente. Anche a me a volte capita, sai…
A volte però ti vedo triste, solo in un angolino, e piangi dentro di tè. Non ho mai ben capito i motivi dei tuoi improvvisi attacchi di malumore, di malinconia, ma non sei solo al mondo, nessuno è solo, più che altro è cieco, non riesce a vedere le persone che gli sono attorno e che gli dimostrano il loro affetto. Non riesce a percepire i sentimenti che gli sono rivolti, fino a che, un giorno apre gli occhi, e vede che non è affatto solo al mondo. Si, è così.
Altre volte invece, riesci a contagiare tutti con la tua allegria, la tua gioia di vivere, come se ogni giorno fosse l’ultimo. Il tuo sorriso, le tue uscite che facevano ridere, le tue filastrocche e le tue battutine. La tua bravura a diventare amico di tutti... persino dei nemici…
I casini che combini, ma che poi si concludono sempre con un sorriso!
Prima di conoscerti consideravo quelli come te, con un handicap, inferiori, ero superficiale, non riuscivo a vedere oltre, perché, in fondo, le persone sono come le cipolle: hanno tanti strati, ma è quello più in profondità il migliore: l’anima. Ora, ho imparato a non giudicare dall’aspetto esteriore, e se a volte mi capita di farlo, poi mi pento, perché la vera bellezza sta negli occhi di chi guarda. Quindi, ti ringrazio immensamente per avermi aperto gli occhi, e il cuore, per avermi fatto capire, che ogni momento vissuto è prezioso, e che non tutte le lacrime sono un male.
La vita è troppo importante per abbandonarla nelle mani del destino, perché una mattina potremo svegliarci, e renderci conto che oltre a noi, ci sono altre persone, le quali è importante conoscere, e bisogna senza meno capire, o almeno percepire, quello che si prova ad essere emarginati dal resto del mondo, solo per un difetto, piccolo o grande che sia, e quella mattina, potrebbe essere anche troppo tardi.
Quindi, io ti ringrazio, ti ringrazio di tutto e per tutto quello che hai fatto per me, anche se non te ne sei reso conto.
Vorrei ancora dirti tante cose, ma non riesco a trovare le parole, com’è che dicevano in Stand by me? << Le cose più importanti sono le più difficili da dire perché le parole le rimpiccioliscono>>.
Con questo ti saluto, e spero che questa lettera ti rimarrà nel cuore, e che soprattutto spero che ti ricorderai sempre di me, perché io lo farò, non credo che riuscirò mai a dimenticarti.
Un trilione di baci & abbracci.
Melissa
ps)se un giorno capiterai da queste parti, non esitare a chiamarmi, tutto ciò che è mio sarà a tua disposizione.tvbtt

15 marzo 2010 - Ragusa

da diablo

cara dolce melissa;
Ci sono ragioni che non si vorrebbero mai guadagnare, realtà che non si vorrebbero toccare o magari solo pensieri che si vorrebbero cancellare.
Non facciamo altro che questo: scrivere e cancellare su un quaderno che non ha righe per condurre rettilinea la grafia, non ha quadretti per incasellare le vocali di stupore o sgomento.correggiamo al nostra mano affinché possa scrivere su una linea retta invisibile, la storia della nostra vita!
Spesso non abbiamo memoria e dovremmo allora rileggerci in quello che non siamo stati e non abbiamo capito al momento giusto.
l'immagine che mostriamo, spesso si attacca addosso come una stoffa di lino leggero sotto lo scroscio di una pioggia battente.
Prova a vederti in questa tela, ci proverò anch'io.
Anzi, mi metto accanto a te in quella tela che non ha paesaggi a fare da sfondo, né colori accesi ad attirare l'attenzione.
A noi non servono, sono superflui, ci distoglierebbero dall'unica cosa che è importante rimuovere : l'inutile.
Lo sai, l'inutile può essere dannoso perché rischia di deviare lo sguardo dalle bellezze che ci sfiorano la mano e la mente, le bellezze vere, quelle che non hanno bisogno di frasi altisonanti, di sintassi perfette, di pacchetti infiocchettati.
Perché spesso dietro le frasi non c'è sostanza, dietro le sintassi c'è il correttore word e la carta, insieme al nastro, è destinata al macero delle illusioni.
Ci sei? Mi vedi su quella tela di profilo, una mano abbandonata lungo il fianco e l'altra a stringere un pugno di rabbia?
Ci sei? Ti vedi su quella tela di spalle, una gamba incerta nell'incedere e l'altra conficcata in un blocco di creta?
Non ci guardiamo, non ce nè bisogno. Ci siamo e lo sappiamo.
Ci siamo, ci siamo, ci siamo.
Ci siamo, amica cara.
I nostri corpi sono coperti da quella stoffa bagnata che non ha pudore di linee rilassate, dei segni di una fatica mai negata, di cure sempre rimandate.
Eppure le vedo toniche, compatte, forti.
Perché improvvisamente la tela si anima.
La pioggia cade copiosa a sciogliere la creta che ti imprigiona e lava il sale dalle mie gote.
Ti giri lentamente, cerchi il mio pugno chiuso che si dischiude lasciando cadere un piccolo seme.
Un piccolo seme di basilico, quello che da sempre regala continuità alle mie stagioni e che profuma la tua terra.
Chiamare questa depressione?
La depressione non lascia spazi di riflessione, non vede la pioggia, non ama il sole.
La depressione comprime l'emozione, non conosce pianto.
La depressione è una pietra opaca di dolore compresso.
La depressione non consente espressione.
Il nostro sorriso mesto sotto la pioggia è solo delusione.
Non lasciare che il pensiero di una battaglia persa comprometta l’esito positivo di una guerra. Non è da una sconfitta che possiamo dire abbiamo perso! A volte bisogna rinunciare a qualcosa di importante per vincere. A volte per fare scacco matto bisogna sacrificare la propria regina.
ti voglio un mondo di bene melissa. sono con te sempre!

17 marzo 2010

da DIABLO

scrivo per sfogarmi un po..
avrei potuto farlo nell'apposita sezione ma ormai tengo questo mio spazio come uno spazio personale. anche se cosi non è. perché devo questo spazio al sito in questione... ricordo che molti anni fa uscivo sempre, la mattina andavo al mare, tornavo alle 19.. avevo molti amici che per me significavano tutto.. avevo solo 14 anni. tanti anni fa... ma adesso tutto è cambiato. la mia vita è cambiata, tutto non assomiglia nemmeno in minima parte a quello che era un tempo.
passo la maggior parte del mio tempo chiuso in casa. per via di una vita diciamo.. agiata.. ma incompresa. chi mi conosce sa cosa voglio dire..molte persone dicono che sono arrivate alle frutta per avvertire qualcuno che stanno per farla finita. io non dico questo.. anzi non ci penso proprio a morire. finchè la morte non mi sopraggiunge. ovvio.la morte è solo un tasto situato nel cammino della vita. prima o poi dobbiamo usarlo. se non siamo noi a usarlo e lui che si accende in automatico.pure banalità.. che dire, quando arriva siamo qui... troppi aliti sulle mie spalle, troppe responsabilità, troppa tensione.sento che qualcosa sta per succedere.speriamo sia qualcosa di positivo.. vivo ogni giorno con una terrificante paura dentro me che mi sta logorando..paura tensione, nervosismo.non so spiegare cosa sia.eppure questo mio brivido che mi percorre lungo la pelle e mi trasmette un ansia terrificante, mi crea tensione e spavento!ho come la sensazione che tutto intorno a me stia per cedere.e mi sento solo.
solo in questo mondo ipocrita abbandonato da tutti. solo a combattere una guerra immaginaria, una guerra inesistente chiamata vita!
Vorrei che la mia vita fosse come quella di un tempo, quando non avevo pensieri invece è tutto cambiato!
cosa sono io in fondo. solo un ombra che cammina nel buio della notte.già, nel buio della notte.
diablo

26 aprile 2010

da piccola

non sapevo!!

11 ottobre 2010 - Catania

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