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da Marco

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da Sensation

Bravi.
Ps. Posso sbagliarmi, però penso che la psicologia inversa sia abbastanza efficace. Con me la uso quasi sempre. Ciao

3 giugno 2010

da Chiara

Marco ho vissuto una forte depressione. Ero a pezzi completamente...non riuscivo a fare nulla..mi sentivo incapace di afferrare la realtà. Non solo ho pensato al suicidio, ma l'ho pure tentato...per diverse volte...
Ne sono uscita da poco..e dopo aver compiuto su di me un processo interiore immane...
Comunque va bene concordo con te, sul fatto che abbiamo due caratterini forti, ma soprattutto che dovremmo da oggi in poi confrontarci in maniera pacifica, e se me lo consenti..spera sempre di incontrare la donna della tua vita...
La speranza non ce la può togliere nessuno.
Un caro saluto
Chiara

3 giugno 2010 - Milano

da Marco

Bé; almeno una cosa in comune io e Chiara ce l'abbiamo. Anche io ho un tentato suicidio alle spalle.
E' evidente che ognuno risente delle sue esperienze personali. Io ho sofferto di depressione cronica per circa tre anni e se c'era una cosa che mi esasperava era la cosiddetta "psicologia inversa". Quando mia madre si appellava alla mia forza di volontà e mi accusava di non sforzarmi abbastanza provavo una rabbia indicibile e mi sentivo totalmente incompreso. Era un'esperienza veramente frustrante.
Ovviamente non siamo tutti uguali e può anche darsi che con qualcuno questo metodo funzioni. Ma vi assicuro che quando si è nel pieno della depressione e si pensa soltanto a morire non è materialmente possibile dedicarsi a attività caritatevoli di nessun tipo... come fai a aiutare gli altri quando non ce la fai neanche a alzarti dal letto ?
So benissimo che aiutare gli altri giova all'autostima e facilita la guarigione, ma per compiere questo passo bisogna stare già un pochino meglio ed avere superato la fase più critica.

3 giugno 2010 - Firenze

da Chiara

Si lo so Marco, anche la mia mamma non capiva il mio dolore.
Credo che agisse soprattutto per autodifesa, non è facile accettare che la propria figlia, quella a cui hai donato la vita, voglia togliersela.
Mi arrabbiavo tantissimo, quando cercava in tutti i modi di evitare le mie paure, angosce e dolori.
Lei mi stava accanto, ma senza proferire parola.
Povera mamma piangeva di nascosto.
Ma cosa potevo fare io?
Un saluto...
...Chiara...

4 giugno 2010 - Milano

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