Solitudine

da me per me

nessuno sa cosa significhi la solitudine come la provo io. nessuno sa cosa vuol dire essere nati soli. io sono nata che ero sola. sono nata e avevo un marchio bello grande stampato dentro cuore e dentro l'anima SOLA. C'era scritto tu sarai sola. è una solitudine diversa perchè è profonda è dell'essere. IL mio essere è solo. CIOE' ragiona in maniera che nessuno può capire. 2 persone mi hanno accolto, ma 1 mi ha dovuto salutare e cambiare strada, 1 ora non può starmi vicino fisicamente, solo di fretta e raramente. Perchè???? PERCHE' IO SONO CONDANNATA A STARE SOLA SOLA SOLA SOLA. LA SOLITUDINE CHE NON MI CAPISCONO. Ragiono e vedo in maniera diversa diversa dagli altri. e più passa il tempo più le mio spalle si curvano sotto questo dolore infinito.io ormai mi isolo sempre di più, perchè sono stanca che mi finisce tutto quando ero felice con la mia famiglia è finito tutto, provo a stare con qualsiasi persona mi guardano come se parlassi in ostrogoto. e allora sto sola. io almeno mi mi capisco. però mi rendo conto di più del mio povero essere solo, e ho pena, ho tanta pena di me. io mi sento triste per me. per me stessa. per come sono nata per come sono vissuta. Con solo un unico grande desiderio di essere accolta, accolta dentro l'amore. e perciò nessuno può capire, nessuno, ancora anche per questo sono giudicata. che ogni giorno ringrazio la persona che ha saputo amarmi, è finita e dovevo odiarlo secondo gli altri. Perchè odiare una persona che mi ha saputo amare proteggere da tutto? Io posso solo ringraziare. e anche ora non posso che ringraziare anche se per pochi secondi di corsa e in maniera stranissima come sono io del resto, una persona sta provando ad accogliermi. Io aspetto e intanto penso a quanta pena fa questo mio essere strano lontano da tutto e da tutti.E mi vergogno, mi vergogno di esistere di respirare, che pure sono qui, così mi nascondo da tutti. perchè dovevo avere un essere uguale agli altri e non ce l'ho. e gli altri si stancano di me. si stancano di sopportare un essere così diverso e allora scappo e mi nascondo. spero che il mondo non sappia più che io ci sono. sparita. si voglio sparire agli occhi degli altri. e l'ho sempre fatto se ci penso bene. mi sono sempre nascosta per non infastidire gli altri. non voglio dare fastidio. e allora mi nascondo. sempre di più.che brutta sensazione dare fastidio, mi ha accompagnato sempre, davo fastidio perchè non ero vestita in serie mi sono sempre messa addosso quello che potevo se non avevo i soldi, o se li avevo sempre cose che trovavo, abbinate e messe così a caso senza regole di gruppo o di moda secondo il mio gusto o stato d'animo del momento quindi diversa, non ero mai in sintonia con i discorsi, ero troppo profonda perchè nel pettegolezzo mettevo sempre il lato bello e positivo per la persona criticata, sempre il lato sentimentale della situazione chiaccherata, e allora ecco gli sguardi di rinprovero di compatimento. Io ho provato anche a stare zitta ad ascoltare solo ma mi veniva la tristezza ad ascoltare quelle cose brutte, dovevo poi un pò partecipare mi chiedevano il mio parere e io per non sbagliare ripetevo le ultime frasi uguali appena ascoltate, ma insomma era una grande tristezza e noia. e così riduco le uscite con pettegolezzo che c'è sempre, al minimo.che bella la vita positiva, dove non c'è competizione, dove ci si aiuta, dove c'è un sentimento puro e auentico d'amore verso il mondo. ecco io voglio questo ora dalla vita. voglio vivere creando un' area così. per ora ci sono io. sto aspettando l'amore, che mi raggiunga il più possibile, poi? peccato nessun'altro vuole una vita così. così continuerò a scappare e a nascondermi.ciao io ti saluta me. in bocca al lupo per tutto

5 luglio 2011

Categoria: Solitudine

da Rugiada

Tu non devi vergognarti…sono altri che dovrebbero farlo che non sanno capirti, non sanno ascoltare il tuo dolore…devi essere orgogliosa se sei diversa degli altri la tua diversità è la profondità del tuo animo non è da tutti quindi non sentirti sola e persa tu vedi le cose in profondità loro in superficie, tu parli; loro non comprendono solo perché non percepiscono il tuo stato d’animo si basano dall’apparenza della tua persona. Non devi vergognarti d’esistere gia il fatto che esisti deve rallegrarti e il fatto che stai bene deve portarti a prendere la vita diversamente non chiudendoti in te stessa ti posso dire che attraverso il dolore si conosce la felicità quindi questo momento passerà apriti alla vita la vita che vuoi crea il tuo mondo… il mondo e quello che sei ognuno è diverso da un altro… non scappare e vedrai che l’amore ti raggiungerà prima di quando pensi perché dopo la tempesta c’è il sereno sorridi anche se davanti a te ci sono volti inquieti...riaccendi la speranza perchè per ognuno di noi c'è un qualcuno che non aspetta altro che noi. Auguri da Rugiada

5 luglio 2011

da Mee

Esistono degli psicologi...
Forse dovresti andarci

5 luglio 2011

da Amicasolidale

Guarda che non sei l'unica a sentirsi così, capita in alcune fasi della nostra vita di sentirci estranei agli altri...estranei a volte anche a noi stessi...ma sono solo fasi..che devono e puoi superare brillantemente. Hai solo poca fiducia in te stessa e nelle tue capacità e quindi anche negli altri. Devi innazitutto imparare ad amarti e non aspettarti che lo facciano gli altri..del resto come possono gli altri capirti se ti chiudi in te stessa? E quindi..come fanno ad amarti? Anche io sto vivendo un periodo orrendo e mi sento esattamente come te. Ma so che posso e che riuscirò a cambiare e a migliorare il mio status. Se stai frequentando persone con le quali non ti senti a tuo agio non avere paura a dirglelo e a fargli notare che ti senti estraniata... se sono persone che tengono a te faranno di tutto per capire anche il tuo modo di esprimerti..se non lo fanno le cose sono due: O non hanno gli strumenti per capirti..oppure non gliene importa nulla ed in entrambi i casi una soluzione c'è. nel primo caso..non te la devi prendere..perchè non è per volontà loro che non ti capiscono..semplicemente non ne sono in grado. Io ti ho capita benissimo!! Quindi vedi che il problema non sei tu? Ti sei espressa chiaramente e hai colpito il segno! Nel secondo caso è aconor apiù seplice...lasciali perdere e cercarti persone degne di te..ce ne sono tante te lo posso garantire. UN BACIONE. MA PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO NON ESCLUDERTI DALLA TUA VITA, NON FARLO!!! NON DEPRIMERTI, NON ABBATTERTI, NON ISOLARTI!! ALTRIMENTI IL TUO DOLORE DIVENTERA' SEMPRE PIE' GRANDE!!

5 luglio 2011

da Teo

E' evidente che soffri molto, non c'è una riga del tuo lungo pensiero che non gridi di dolore come trafitta da una lama invisibile che senti solo tu, e nessun altro scorge. Il dolore più profondo, quello dell'anima, del tuo esserci, quello esistenzale. Quello che ti stanca, ti fa ansimare come un toro nell'arena che spera soltanto che il colpo di grazia non tardi ad arrivare. Quello che ti lacera dentro, ti dissangua lentamente ma inesorabilmente. La sofferenza più intima, più interiore, quella solo tua, che avverti solo tu.
Ti prego, però, nobile anima che soffri, non vergognarti mai di esistere.
Non appiattirti mai a opinioni non tue, che spengono il tuo essere irriducibile e peculiare.
Continua a credere nei sentimenti, continua a vedere il bello anche dove gli altri vedono solo ciò che non va, che non funziona.
Continua a essere introspettiva.
Ma, soprattutto, amati.
Sii fiera di te, di ciò che sei, non farti spegnere dal freddo, dall'abbandono, dalla solitudine che hai nell'anima.
Perchè il sereno verrà e un giorno leggerai il tuo pensiero sorridendo, e non ci sarà più bisogno di desiderare di sparire, perchè la disarmante sensazione di dar fastidio sarà solo un ricordo.
Auguri di cuore, nobile anima che soffri.

5 luglio 2011 - Milano

da me

per tutti voi. Grazie amici virtuali per le vostre bellissime risposte, mi hanno fatto veramente piacere. Rispondo a tutti. Per prima rispondo a Mee, ci sono andata da un bravissimo psicologo, mi ha dato buoni consigli, di alleggerire il mio grande senso di responsabilità verso la mia vita stessa. Poi mi ha detto semplicemente che non ho nulla di imperfetto da curare con la psicologia. devo imparare a convivere col mio essere rendendolo meno responsabile di tutti i problemi miei degli altri. Si ho preso sempre in carico fin da piccola i problemi della mia famiglia, le colpe di tutti i problemi che accadevano.Questo mio atteggiamento lo riportavo direttamente nel lavoro... Sto cercando ora di mettere in pratica ciò che il mio psicologo aveva chiaramente capito del mio essere. Vivere più leggera senza il carico di colpe non mie ma semplicemente problemi possono venire senza che io ne sia la colpa.Ne ho parlato con i miei genitori, dicono che sono troppo sensibile, che loro non avrebbero voluto questo mio sacrificio per loro, perciò cercano di essere più positivi, stiamo costruendo un nuovo rapporto, più sereno e positivo ma fanno fatica, erano troppo abituati a vedermi lo scarico dei loro problemi, non per risolverli no, ero un contenitore, li ascoltavo e si sentivano rincuorati, ma intanto io incameravo dolore. Di conseguenza ci siamo un pò staccati in questo periodo, per cercare di costruire il nuovo rapporto. Non mi accettano volentieri nella nuova veste più leggera dove ognuno deve prendersi le proprie responsabilità in tutti i campi della vita. Ecco, sto ricostruendo ora la mia vita, imparando dai miei errori passati, ho anteposto sempre i problemi degli altri ai miei, ecco perchè ora sono ancora più sola, ho capito, ma devo ricostruire tutto il mio modo di rapportarmi agli altri, un modo nuovo che devo imparare per prima io, poi forse finalmente potrò riaprirmi agli altri

6 luglio 2011

da Teo

La sensiblità e la capacità di ascoltare gli altri sono doni preziosi a cui non dovresti mai rinunciare, ma non devono appunto andare a discapito della tua serenità.
Abbi cura di te, costruisci il tuo nuovo mondo partendo da te, ascoltati, accogliti e cura le tue esigenze.
Da parte mia sono felice di esserti stato un poco d'aiuto e sono certo che questo vale anche per gli altri utenti che ti hanno risposto.
Comunque grazie anche a te per avermi fatto riflettere.
Le migliori cose per te.

6 luglio 2011 - Milano