Solitudine

da Vuze

Sul fondo del baratro più tetro, calpesto il pavimento ghiacciato dell'angoscia, mentre volgo lo sguardo breve nella nebbia della disperazione alla ricerca del perché, del quando. Il mio cuore batte e va avanti tenace e sempre più lento. E l'unica parte di me che vuole credere che non sia finita. Un sospiro e la nebbia fredda intorno a me sembra sciogliersi per un attimo. Era solo un'illusione: l'atmosfera è di un grigio scuro sconfortante. Mi sento soffocare. Questa nebbia mi sta avvelenando! Comincio a correre intorno pazzamente disperata, batto le palme contro le nere pareti di roccia antica, cerco di arrampicarmici... ma è così inutile. Non un appiglio: solo roccia liscia come il una lastra di vetro. Più stanca e priva di vita che prima, torno al centro della sala buia e mi siedo per recuperare le energie. Fa freddo. Tanto che ho paura di congelarmi e morire se resto troppo ferma. Eppure devo rimanere lì: sono stanca. Eppure ho sempre saputo qual è l'unica cosa che potrebbe darmi tanta forza da farmi volare via da lì. L'ho chiesta per anni a Dio, ho gridato e dato a calci le pareti verso l'alto sperando che qualche passante riuscisse a udirne anche solo un eco. Nessuno si era degnato di fermarsi lì ad ascoltare.

17 luglio 2011

Categoria: Solitudine

da io

La tua voce è la mia voce, le tue parole sono le mie parole. Cosa può umiliare tanto una persona?

18 luglio 2011

da Vuze

L'indifferenza altrui e l'incomunicabilità delle proprie emozioni, i pregiudizi, la convinzione di tutti di poter dettare leggi che sono soltanto fatte a loro misura, le ferite, le delusioni che sembrano non finire mai, la paura di essere feriti ancora, gente che se ne frega e gente che gioca e ti getta, cuori di pietra che violentano la tua sensibilità fin troppo addestrata ad udire la sofferenza altrui, sofferenza che vedi nascere e finire, mentre la tua sembra senza fine, la paura del futuro, il desiderio di un futuro migliore, la certezza che il futuro non sarà mai come lo speri, la consapevolezza che il buono diventa peggiore e il peggio diviene pessimo perché questo è ciò che insegna la vita, le forze che calano, la speranza che resiste fino a divenire disperata di fronte a questi muri che si innalzano e l'avvenire che ti attende al centro del baratro. Ecco cosa può umilare tanto una persona.

18 luglio 2011