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da Bob Auanagana per Tutti

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da Chiara

Solo una domanda Max...le tue risposte mi colpiscono molto...posso sapere che studi hai fatto?

Buona giornata...
Chiara...

16 settembre 2011 - Milano

da Anonimo

Non credo incida tanto lo studio ordinario del proprio sapere, nel mio caso lingue ed in parte economica, quanto il desiderio di sapere.
E’ così vasto lo studio degli argomenti i più differenti degli ultimi millenni da parte di molti uomini, c’è da rimanere sorpresi, affascinati, interessati anche dalla grande utilità pratica, che se ne può ricavare.
Buona giornata anche a te Chiara

16 settembre 2011

da Chiara

Ho ricevuto due miracoli. Uno da Padre Pio, ed uno dalla Madonna di Fatima.
I miracoli sono opera di Dio per intercessione della Madonna...o dei Santi..ma è Dio l'artefice..è Lui che decide..
Senza Dio non esisterebbero i miracoli..questo mi fa credere in Dio..ma nei miei momenti di depressione acuta..in cui perdo il contatto con la realtà...Dio non c'è...oppure c'è ma non lo vedo..questo mi porta a pensare che Dio non esista..che sia soltanto un'invenzione dell'uomo per dare spiegazioni a ciò che la scienza non è grado di fare...
Dio lo vivo così...come diceva Oscar Wilde lo scetticismo è l'inizio della fede..
Rimasi colpita da una frase di un frate...quando andai ad Assasi...
La preghiera migliore non è quella profonda..ma quella distratta...
Dio..in fondo ama i peccatori..più degli uomini di fede...

Hai ragione Max...è la voglia di conoscere che ci porta a scoperte sensazionali..io ho imparato nella mia vita più da gente con poca cultura..rispetto a coloro che hanno una cultura enciclopedica...ma senza anima..senza voglia di andare oltre..
Felice Giornata

Chiara

17 settembre 2011 - Milano

da Max

La fede è il chiodo piantato nella parete di roccia a cui l’alpinista si aggrappa per poter continuare la scalata, metafora della vita. E’ una condizione mentale molto importante, con qualunque mezzo agiamo sulla convinzione, il nostro corpo può rispondere a questi stimoli in modo sorprendente, miracoloso. In fin dei conti non importa come ma cosa ottengo, professando una fede, esercitandomi nello yoga, sottoponendomi a qualunque pratica che alteri lo stato della coscienza, pensa ai Dervisci che ruotano instancabilmente, che poi si chiami estasi o nirvana o trance dipende dalla cultura a cui si appartiene. Riguardo a Dio, potrebbe non essere necessario vederlo o crederlo con sembianze umane, qui viene fuori la nostra natura, ostile a tutto ciò che è diverso da noi, quindi deve essere uguale a noi. Secondo me l’importante e osservare la natura e pensare a quale forza abbia potuto fare tutto ciò che, è contenuto nell’universo noi compresi, in un ambito più ristretto se avrai letto la Bibbia, il protagonista chiunque sia, ha una mente dalla visione d’insieme senza tempo, notevole, dalla profonda conoscenza delle dinamiche che guidano l’essere umano, ci puoi leggere il presente, le cause degli errori umani, la via per compensare i cicli naturali del tempo di luce e ombra, pieno e vuoto, abbondanza e miseria, noi vorremmo sempre il pieno, la luce, l’abbondanza, ma per la medesima legge allora dovremmo inspirare solamente, le leggi che governano la materia seguono una dinamica ciclica (circolare ) per potersi rigenerare, mi sembra geniale, che importa dunque chiedersi come sia Dio o dove sia, ammira la natura, forse se vedi il David ti disperi per non poter conoscere l’autore ? lo puoi conoscere attraverso quest’opera, non importa dove sia ora se sia anima o corpo, tu ammiri la perfezione della sua mente che ha guidato le sue mani osservando l’opera, così stimoli la tua mente a tracciare il profilo dell’autore, per avere fede bisogna avere ammirazione, stima.
Poi coltiva la mente per produrre pensieri tuoi, Wilde aveva i suoi e sono il prodotto della sua mente la tua è un’altra, ognuno ne ha una originale ed inimitabile. Sempre pensando ad alcuni episodi del libro sopra citato, mi sembra che Dio sia dalla parte di chi è sincero nei pensieri e nelle opere, se agisci con purezza e inconsapevolezza non sei nel peccato. Penso che la miglior preghiera è quella che senti il bisogno di dire, può essere anche una sola volta nella vita, ciò che conta è sentire di volerla in modo spontaneo, sincero. Come può essere distratta ? da che cosa poi ? .
La cultura richiede la mediazione dell’intelligenza per avere valore.
Buona giornata Chiara.

17 settembre 2011

da Chiara

Buon Giorno Max, ho citato Oscar Wilde perché mi ritrovo nel suo pensiero. Ho una mente piena di pensieri miei, talune volte mi riesce difficile, esprimerli.
E' come se le parole dalla mia bocca non uscissero mai.
Mi rifugio nel mio diario, che conservo ormai da quando ero adolescente. Lì c'è una piccola parte della mia vita.
Non vado quasi mai alla Messa, e quindi scrivo preghiere, ed implorazioni. Mi rivolgo anche a mio Padre, che non c'è più fisicamente, ma è sempre presente nel mio cuore.
Sapessi quante prove mi ha dato della sua vicinanza.
La fede poi, per me è un grande dilemma. Va e viene in continuazione. Quando prego Dio, di solito gli chiedo di darmi una fede più costante, per poter fare del bene in questo mondo. Non che io faccia del male agli altri, lo faccio solo a me stessa, tutte le volte che tento di togliermi la vita, o chiedo a Dio stesso di farmi morire.
Sono pensieri orrendi lo so, ma dettati da uno stato di incoscienza, in cui il dolore mi prende tutta, e mi getta nello sconforto più totale.
Dio non lo vedo, ma non intendo vederlo sotto sembianze umane, intendo sentirlo.
E' muto, non sento il suo profumo, le sue carezze sul mio volto, sento solo il mio cuore freddo come il ghiaccio...poi quando quel ghiaccio si scioglie, si mischia alle mie lacrime di sale..che scavano la mia anima...eppure per brevi sprazzi osservando la natura, perché io la osservo molto, godo ogni attimo degli spettacoli meravigliosi ed incantevoli che la natura ci offre, sento il sole...
Si lo sento..ed è come se rinascessi...
Dio ha un debole per i peccatori, perché coloro che sono vicini, al male, al peccato hanno più bisogno di Dio rispetto a coloro, che non si nutrono di male.
La conversione al bene, è un processo interiore lungo, ma Dio è lì non li abbandona mai.
Coloro che si sono convertiti, e ne ho conosciuti tantissimi, hanno una fede straordinaria, una forza interiore impressionante, da capovolgere il mondo...
Per preghiera distratta intendo, una preghiera semplice, anche poco sentita, ma rivolta a Dio con amore.
Madre Teresa diceva che la preghiera migliore era uno sguardo verso Gesù...
Dio non ci chiede l'impossibile..siamo noi che lo vogliamo a tutti i costi...ottenendo il nulla...
Felice domenica

Chiara

18 settembre 2011 - Milano

da black mamba

non credo in dio. personalemente e un conforto psicologico o una sorta di debolezza che i credenti hanno e che li fa affidare a entita superiori. tuttavia non abbiamo prove sicure che ci indicano l esistenza o no di un dio

18 settembre 2011

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