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da Marco

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da Marco

A Chiara:
Mi riferivo all'affermazione secondo cui noi saremmo soli perché vogliamo esserlo. Ennesimo giudizio lapidario e tranchant; ennesima sentenza senza appello; ennesima condanna morale per chi si trova in una situazione di disagio. Ma ormai ho capito che non lo fai nemmeno apposta. Così come io ho il difetto di essere polemico tu hai quello di parlare senza riflettere formulando giudizi superficiali; non per mancanza di intelligenza ma perché le tue granitiche certezze ti aiutano tanto a vivere. Me ne farò una ragione.

31 maggio 2010 - Firenze

da Chiara

No per la consapevolezza di aver provato il dolore e di averlo superato.
L'ho già spiegato questo, forse il superficiale sei tu, che non riesci a leggere tra le righe...
Che cosa dovrei scrivere di più? Voi non avete certo bisogno della mia compassione, ma solo di incoraggiamento, ed aiutando gli altri, si aiuta se stessi.

31 maggio 2010 - Milano

da Marco

Vabbé; non ricominciamo a polemizzare che sennò non la finiamo più. Però non capisco che senso abbia dire alle persone sole che la colpa ce l'hanno loro. E' come aggiungere la beffa al danno. Secondo me non ci credi neanche tu a certe assurdità. E comunque non puoi generalizzare così la tua esperienza personale. Ciao.

1 giugno 2010 - Firenze

da Chiara

Secondo me l'assurdità è quando affermi che la vita è priva di senso, che non esistono scopi, che addirittura questa apatia potrebbe portare alla serenià.
Ecco questa si che è una colpa ed anche gravissima secondo me!

1 giugno 2010 - Milano

da Marco

A Chiara:
meno male che quello polemico sono io...
Mi sembri molto intollerante. Ognuno di noi ha la propria visione della vita, una visione che è frutto del suo carattere, della sua storia e delle sue esperienze personali. Si tratta di punti di vista, che fino a una certa età possono sempre cambiare... soltanto i tuoi non cambiano mai.
Adesso continua pure a indignarti e a censurare chi non la pensa come te. Ma ricordati che qui c'è gente sofferente, che farebbe di tutto per poter spezzare la propria solitudine. Non hai nessun diritto di sparare sentenze e di giudicare chi è depresso. Ognuno di noi è un caso a sé stante; ognuno di noi si ritrova solo per motivi diversi. Ognuno di noi è unico e irripetibile. Non esistono ricette universali.

2 giugno 2010 - Firenze

da Chiara

Ma perché non riesci a capire che sto solo cercando di aiutare le persone che soffrono, come ho sofferto io? Perché vedi in me il diavolo?
Va bene non commenterò più le tue dediche, non darò più nessun consiglio.
Me ne starò in disparte, e vi lascerò nella vostra sofferenza, visto che secondo te non sono in grado di comprenderla, anzi arrivo persino a sputare sentenze sui malati di depressione.
Mi sembra che tu stia veramente esagerando.
Ho sempre seminato amore nella mia vita, e continuerò a farlo.
Ma non qui, perché quando si incontrano persone così testarde come te, non ci sono possibilità.
PS: mi sembra che anche tu su di me abbia sempre espresso giudizi molto negativi.
Come vedi le sentenze le esprimi così.
Saluti a tutti, mi ritiro in buon ordine.
Chiara

2 giugno 2010 - Milano

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